Giorgia Meloni e il professore d’inglese Michael Jackson: quando la lingua straniera si impara di più dalla musica che sui banchi di scuola
Un premio prestigioso, un palcoscenico internazionale e una battuta che ha scatenato il dibattito sui social. La protagonista è Giorgia Meloni, premiata a New York dall’Atlantic Council con il Global Citizen Award. A consegnarle il riconoscimento, l’imprenditore Elon Musk.
Fin qui, niente di insolito. Ma durante il suo discorso, la premier si è lasciata andare a una confidenza: “Come diceva il mio professore di inglese, il cantante Michael Jackson…”. La frase, pronunciata con un sorriso, ha strappato qualche risata alla platea, ma ha anche sollevato un tema delicato: l’insegnamento delle lingue straniere in Italia.
Meloni ha poi citato “Man in the Mirror”, celebre brano del Re del Pop, lasciando intendere di aver imparato l’inglese più dalla musica che dai banchi di scuola. Un’affermazione che ha acceso il dibattito sui social, dove molti utenti si sono detti d’accordo con la premier.
“L’insegnamento dell’inglese a scuola è spesso noioso e poco efficace – commenta qualcuno – Film, serie tv e musica sono molto più stimolanti”.
“Ho studiato inglese per anni sui libri – aggiunge un altro utente – ma ho imparato davvero solo quando ho iniziato a guardare serie tv in lingua originale”.
C’è chi, invece, difende il ruolo della scuola: “La musica e i film sono utili, ma non bastano – si legge in un commento – Serve una solida base grammaticale, che solo un insegnante può fornire”.