La corsa a raccogliere i rifiuti sia inserita nei Giochi della Gioventù: il governo pensa al plogging per unire attività fisica ed educazione

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“Abbiamo appena ufficializzato il ritorno dei Giochi della Gioventù: ecco, non mettiamoci solo le competizioni classifiche, inseriamo anche il plogging, cioè la corsa con la quale ragazzi e ragazze raccolgono anche i rifiuti. Poi la classifica potrebbe essere la combinazione della corsa e della quantità dei rifiuti raccolti”.

Andrea Abodi, Ministro dello Sport e i Giovani ha chiuso con questa proposta il convegno di apertura della terza edizione di Rom-E “un percorso verso ecosostenibilità e futuro” che si è tenuto presso la Casa del Cinema a Villa Borghese. Una disciplina sportiva nata in Svezia nella quale appunto si fa jogging e allo stesso tempo si raccolgono i rifiuti che si incontrano lungo in percorso.

Lo specchio di tanto emerso al convegno di Rom-E all’insegna di comportamenti, educazione ambientale e una “sostenibilità davvero sostenibile”, per lo sviluppo di una cultura green sempre più evoluta che si sposi non tanto a slogan irrealizzabili, quanto a un realismo delle cose fattibili.

Esattamente come per la mobilità che non deve essere necessariamente solo elettrica, ma ispirata a un principio di neutralità tecnologica, in attesa delle decisioni del Governo per la revisione degli incentivi per le le auto a zero emissioni. Questi in estrema sintesi i contenuti della lunga giornata di discussioni e dibattiti.

Tornando al Plogging, Abodi, coinvolto nel talk dal direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, ha aggiunto: “Questo non è che risolverebbe improvvisamente tutti i problemi ma daremmo dei segnali, ovvero che le istituzioni sarebbero pronte a prendersi delle responsabilità e a condividerle con i giovani“.

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