Gino Cecchettin a Fiera Didacta: “Educare contro la violenza è una missione collettiva”

Il padre di Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio nel novembre 2023, ha lanciato un forte messaggio durante la Fiera Didacta di Firenze.
Nei suoi numerosi incontri con studenti e docenti in tutta Italia, Gino Cecchettin ha riscontrato una crescente domanda di formazione orientata a costruire una società dove la violenza non rappresenti più un elemento distintivo. “Ce lo chiedono i ragazzi e ce lo chiedono i docenti”, ha affermato, sottolineando come il contesto educativo rappresenti il luogo ideale per avviare questo cambiamento culturale necessario.
Una battaglia contro i numeri del femminicidio
Cecchettin ha descritto il suo impegno come una vera e propria missione personale, volta a diffondere un messaggio di speranza e di contrasto verso un sistema che considera inaccettabile. Con particolare riferimento alle statistiche sui femminicidi in Italia, ha evidenziato come ogni anno si contino “su tre cifre le vittime”, una realtà che richiede interventi concreti. La sua determinazione è orientata a contribuire affinché “quella conta arrivi il più velocemente possibile a zero”, definendo questa lotta come una battaglia collettiva che coinvolge l’intera società.
Il potenziale dei giovani come motore di cambiamento
Nell’osservare gli occhi dei giovani incontrati, Cecchettin ha rilevato “tantissimi interrogativi” ma anche quella speranza caratteristica delle nuove generazioni, descritta come “l’impronta a dare risultati”. La sua conclusione offre una visione positiva sul potenziale dei ragazzi: “Il materiale è buono, dobbiamo dare tanta fiducia cercandola magari nel dialogo”. Un invito a investire sulla comunicazione intergenerazionale come strumento fondamentale per costruire una società più consapevole e meno violenta, partendo proprio dai contesti educativi e formativi.