Giannini ormai in un angolo, si occupa solo di Università
Ieri il Ministro Giannini ha rilasciato una intervista al quotidiano EuroNews.it. Ha affrontato i temi della dispersione, dell’Università e della Ricerca, senza toccare gli argomenti caldi che in questi giorni stanno infiammando il dibattito in Italia.
Ieri il Ministro Giannini ha rilasciato una intervista al quotidiano EuroNews.it. Ha affrontato i temi della dispersione, dell’Università e della Ricerca, senza toccare gli argomenti caldi che in questi giorni stanno infiammando il dibattito in Italia.
L’intervista è stata rilasciata in occasione del semestre europeo e l’appello della Giannini è rivolto a Bruxelles che non deve vedere l’istruzione come una spesa, ma come un investimento, perché il disagio sociale si batte con l’istruzione.
Le sue parole ci concentrano sull’abbattimento della dispersione universitaria, sulla ricerca, sulla necessità di una qualificazione maggiore delle Università italiane (basse nelle classifiche internazionali), sulla politica italiana che ha adottato quale parola d’ordine "Diritto allo studio, diritto allo studio, diritto allo studio".
Ma non una parola sulla scuola, sul dibattito dell’orario lavorativo dei docenti, sulle scuole aperte oltre l’orario didattico come mezzo per abbattere la dispersione e migliorare le competenze degli studenti. Eppure, soprattutto per quest’ultimo argomento, il contesto sarebbe stato più che adatto.
Non una parola, già dall’esordio del progetto lanciato tramite l’articolo di Repubblica.it, lasciando campo a Reggi. Le uniche parole della Giannini hanno riguardato i sindacati, bacchettati perché "non difendano privilegi che i docenti non hanno". Poi nulla più.
Pare quasi ci sia una divisione del Ministero nei due tronconi della scuola e dell’Università, con Reggi che si occupa del prima e la Giannini delle seconde. Una sorta di accordo informale interno, in attesa che in autunno il Ministro Giannini lasci il campo al Sottosegretario Reggi nella direzione del dicastero.