Giannelli: “Tornare il 7 gennaio è ipotesi ragionevole, ma occorrono soluzioni su docenti, test rapidi e trasporti

”Credo che sia la cosa più ragionevole, in questo modo ci sarà il tempo per mettere a posto le criticità. Nel caso di una riapertura a dicembre forse il tempo non sarebbe bastato, se non per i piccoli centri”.
Così all’Adnkronos il presidente dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli commentando le indiscrezioni secondo cui il Governo sarebbe orientato a riaprire le scuole dopo il 7 gennaio.
Tre i punti dolenti messi in evidenza da Giannelli.
‘‘Sul fronte delle superiori è fondamentale potenziare e riorganizzare il trasporto locale per evitare che ci si contagi andando a scuola. Altro punto è il potenziamento delle Asl: il sistema è andato in tilt perché è mancato il personale per il tracciamento e il monitoraggio sulla base dei dati forniti dalle scuole. Un altro problema serio è il reperimento dei supplenti. Non si riesce a trovare tutto il personale che serve”.
”Con uno sforzo intenso e una collaborazione molto spinta ce la possiamo fare. Bisogna ci sia la volontà di lasciare da parte le polemiche e agire in modo sinergico, se invece si continuerà nell’addossare le responsabilità ad altri rischiamo di non farcela. Sono fiducioso che prevarrà il senso di responsabilità di tutti, lo dobbiamo al Paese”.