Giannelli: “Fino al 2025 l’organico della scuola rimarrà invariato”

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Secondo le recenti proiezioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze si stima al 2033 un calo di 1,4 milioni di studenti e di conseguenza 126 mila cattedre in meno.

Il Ministro Bianchi ha affermato che il calo atteso degli alunni sarà di ondate da 110-120 mila ragazzi in meno ogni anno, con effetti concentrati soprattutto nelle scuole superiori.

Tutto questo è un’ulteriore diretta conseguenza al calo della natalità, come già affrontato dal Direttore Editoriale de La Ragione, Davide Giacalone, in un articolo dedicato alla crisi demografica in Italia

Sul tema si è espresso ai microfoni del quotidiano La Ragione anche Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola: ”È indubbio che sia in atto una progressiva riduzione della popolazione nel nostro Paese per il noto fenomeno della denatalità. Naturalmente, questo si riflette su un calo del numero degli studenti e inevitabilmente su una diminuzione degli organici che dipendono da quest’ultimi”.

”Questa riduzione – continua Giannelli – è ancora accettabile ma deve essere calmierata e discussa con i sindacati per fare in modo che non comprometta la funzionalità del sistema. Trattandosi di questioni che dovrebbero trovare applicazione dal 2026 ci sarà tempo di discuterne con il Ministero. Fino al 2025 (incluso) l’organico rimarrà stabile e questo rappresenta dunque un buono risultato”.

Fondamentale, sarà tenere impregiudicata la funzionalità del sistema – conclude Giannelli – tuttavia, ‘‘laddove il numero delle classi diminuirà dovrà diminuire di conseguenza il numero dei docenti per la gestione delle stesse”.

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