Giannelli (ANP): “Risolvere il problema del precariato e stop alle classi pollaio”

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Tutti i docenti in classe dal primo giorno di settembre e fine delle ‘classi pollaio’. Sono queste le priorità del mondo della scuola secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, che intervenendo all’evento organizzato dal Sole 24 Ore – ‘Pnrr: sfide e opportunità per il sistema Italia’ – ha sottolineato le urgenze da risolvere pur ammettendo la difficoltà di riuscirci in tempi brevi.

“Sembrerà una banalità ma la priorità – ha spiegato – è fare in modo che ci siano tutti i docenti in classe il 1 settembre e che rimangano fino a giugno. Io credo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza non riesca a risolvere questo punto perché dice qualcosa sul reclutamento ma in verità è vago. Vedremo come sarà declinato”.

Sui precari, Giannelli ha sostenuto che “il trasferimento delle assunzioni da parte delle scuole viene visto come qualcosa di eretico” ma, ha proseguito, “finché si andrà per finti concorsi e sanatorie, invece che puntare sulla motivazione dei docenti, il sistema continuerà ad avere falle aperte”.

Seconda priorità da risolvere, le classi troppo numerose.

“Il problema delle cosiddette ‘classi pollaio’, con troppi studenti per aula, di fatto non viene intaccato – ha osservato Giannelli – ma del resto è difficile da risolvere se non costruiamo nuove scuole, nuovi edifici nei centri delle grandi città e questo problema non si risolverà di certo nel giro 2, 3 o 4 mesi”.

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