Giannelli (ANP): “Meglio una DaD fatta bene che una didattica in presenza per finta”

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“Meglio una dad fatta bene che una didattica in presenza per finta. Le posizioni massimaliste,  ideologiche e preconcette non sono molto utili”.

“Non dobbiamo fare i  tifosi della scuola aperta comunque e quelli della scuola chiusa comunque. Sono luoghi comuni inutili. Il punto è che la scuola si sta facendo a distanza perché sono mancate alcune condizioni: i trasporti  non sono stati in grado di…, sistema sanitario non è stato in grado  di… e regole interne al sistema di istruzione non consentono di  trovare supplenti nella misura in cui servono”.

A parlare è Antonello Giannelli che all’Adnkronos afferma: “Bisogna risolvere questi problemi ed occorrerà come minimo un mese, un mese e mezzo. Possiamo  anche riaprire subito ma dopo 4 o 5 giorni i ragazzi devono tornare indad. Le decisioni vanno prese in modo assennato”.

“Sia chiaro: io sono per tornare in presenza. Ma io credo – prosegue –che come tempo minimo per mettere a posto queste cose e riorganizzare  i trasporti occorre un mese – un mese e mezzo. Ecco perché ritengo sia improbabile ed irrealistico tornare a scuola i primi di dicembre. Il 4 è venerdì – fa notare – il 6 domenica, domenica 8 è l’Immacolata…  questa frammentarietà non va bene a scuola, si deve tornare a scuole aperte per un periodo continuativo, altrimenti è perdita di tempo”.

E quegli istituti che ritengono di poter riaprire, perché ci sono le condizioni? “Io sono a favore della valorizzazione della autonomia scolastica e delle dirigenza”.

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