Giannelli (ANP): “La DaD funziona ma si deve tornare a scuola in presenza e in sicurezza”

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Il presidente Anp Antonello Giannelli spiega che anche se la Dad funziona bisogna tornare in classe. Per farlo servono però le misure di sicurezza.

Sull’affermazione che la Dad non funziona più dobbiamo intenderci: dal punto di vista tecnico la Dad funziona e può funzionare, è ovvio, e lo abbiamo sempre detto in questi mesi, che la Dad non può rimpiazzare la didattica in presenza per troppo tempo. E’ evidente che non possiamo pensare a un anno fatto in Dad e questo è fuori discussione“. Lo ha affermato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi a Sky tg24.

La presenza è un valore, è un valore importante e quello che deve essere un impegno del governo nazionale e di tutti i governi regionali, è quello di far tornare in sicurezza i ragazzi a scuola il prima possibile. – ha sottolineato Giannelli -.

Ripeto sono due cose alle quali non si può rinunciare: non si può rinunciare alla sicurezza non si può rinunciare alla didattica in presenza. Chiediamo, quindi, uno sforzo sinergico e chiediamo che cessino le schermaglie che ci sono state in passato: non ci deve essere alcuna partita non ci deve essere alcun braccio di ferro tra il centro e la periferia“, ha concluso il presidente Anp.

Per quanto riguarda l’esigenza di recuperi vorrei che si pensasse ad un approccio scientifico: noi abbiamo bisogno di effettuare una rilevazione scientifica, accurata e oggettiva su quelle che sono le lacune che si stanno creando sulla preparazione dei nostri ragazzi”, spiega Giannelli.

Voglio ricordare che i test Invalsi non servono a valutare la preparazione dei ragazzi – ha precisato Giannelli – ma servono a valutare l’efficicia del sistema scolastico sono un poco come una tac, una diagnostica medica che si fa per vedere lo stato di salute e per prendere provvedimenti. Noi dobbiamo prevedere prima possibile un piano di recupero mirato sui nostri ragazzi“.

 In merito ai ‘ristori formativi pomeridiani’ Giannelli ha detto che “in questo momento non si può escludere nulla, però è chiaro che dobbiamo sempre cercare di privilegiare le ore mattutine, perché sono quelle preferenziali per la scuola. Però non dobbiamo lasciare nulla di trascurato. Dobbiamo fare una valutazione seria e affrontare un vero e proprio piano: non lasciarci soltanto con delle buone intenzioni o con delle dichiarazioni di principio che poi però non sortiscono effetti“.

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