Ghizzoni: Sulle modalità di selezione dei futuri dirigenti scolastici
red – Pubblichiamo l’interrogazione parlamentare dell’On. del Partito Democratico Ghizzoni e relativa risposta sul concorso a drigente. L’interrogante, mettendo in evidenza le magagne dell’attuale concorso, chiede al Governo quali iniziative vorrà adottare al fine di evitare gli stessi contenziosi nei futuri.
red – Pubblichiamo l’interrogazione parlamentare dell’On. del Partito Democratico Ghizzoni e relativa risposta sul concorso a drigente. L’interrogante, mettendo in evidenza le magagne dell’attuale concorso, chiede al Governo quali iniziative vorrà adottare al fine di evitare gli stessi contenziosi nei futuri.
Interrogazione a risposta in Commissione 5-05642
presentata da
MANUELA GHIZZONI
giovedì 27 ottobre 2011, seduta n.543
GHIZZONI, BACHELET, COSCIA, ANTONINO RUSSO, DE PASQUALE e CAPITANIO SANTOLINI. – Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. – Per sapere – premesso che:
con D.D.G. del 13 luglio 2011, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha bandito un «concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi»;
il 12 ottobre 2011 si è svolta la preselezione finalizzata all’accesso delle successive prove, come previsto nel detto bando;
polemiche e proteste, oggetto anche di nostri precedenti atti di sindacato ispettivo, hanno caratterizzato questa prima fase concorsuale. Oltre alla evidente inadeguatezza delle procedure adottate per la preselezione, ben distanti dall’accertamento delle competenze dei candidati rispetto al profilo di futuri dirigenti scolastici, si richiama, ad esempio:
a) l’esclusione di candidati; segnatamente i laureati ISEF, riammessi al concorso dal giudice amministrativo;
b) le fughe di notizie, su cui sta indagando anche la polizia postale, circa i quiz su cui si sarebbe svolta la prova preselettiva;
c) l’eliminazione da parte del Ministero, a distanza di una sola settimana dalla prova, di ben 975 quesiti errati ed imprecisi, mentre sono stati «salvati» quesiti palesemente di opinione;
d) una organizzazione della prova di preselezione certamente non agevole, poiché nel tempo assegnato i candidati si sono dovuti destreggiare anche nella ricerca delle 100 domande, corrispondenti al numero segnalato sulla stringa fornita all’avvio della prova, su un poderoso e poco maneggevole volume;
i fatti succintamente richiamati rischiano di compromettere le fasi successive del concorso. Ad esempio, non si può trascurare come sui contenuti dei quesiti sia emersa una riserva di merito, che potrebbe trasformarsi in un possibile contenzioso al termine del quale i candidati ritenuti non idonei potrebbero essere ammessi con riserva alle prove scritte;
suscita poi perplessità la possibilità – sottesa nel bando di concorso – che le due prove scritte si svolgano in date diverse da regione a regione e che alle singole commissioni regionali sia demandato il compito di formulare i testi d’esame delle due prove scritte; si tratta di una scelta discutibile, attraverso la quale il Ministero interrogato rinuncia a competenze esclusive nelle norme di indirizzo generale, nonché nel reclutamento e stato giuridico del personale, previste dal Titolo V della Costituzione, che nel caso in parola assicurerebbero, invece, la necessaria uniformità alla selezione dei migliori candidati per assolvere al delicato compito di dirigente scolastico -:
quali iniziative intenda adottare il ministro interrogato affinché le future prove scritte:
a) si svolgano contestualmente in tutte le sedi regionali e con le medesime tracce;
b) si svolgano solo dopo che la giustizia amministrativa si sia espressa sugli eventuali ricorsi, a garanzia dell’uguaglianza di trattamento degli eventuali ricorrenti al di là dei territori nei quali hanno effettuato le prove, e, quindi, a garanzia della piena regolarità delle prove;
c) non prevedano svolgimenti assimilabili all’espressione di opinione, come purtroppo riscontrato nelle risposte a diversi quiz della preselezione anche dopo la cancellazione delle 975 domande di cui sopra;
quali iniziative intenda assumere per garantire l’imparzialità, l’efficacia e la trasparenza necessarie a selezionare nel miglior modo possibile i futuri dirigenti scolastici.
Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all’interrogazione
In merito ai quesiti posti dall’Onorevole interrogante sullo svolgimento del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici di cui al decreto del direttore generale del 13 luglio 2011, si forniscono i seguenti chiarimenti.
La selezione in esame è disciplinata, dopo l’unificazione dei settori formativi, dal decreto del Presidente della Repubblica n. 140 del 2008 secondo il quale, pur essendo il concorso indetto con decreto ministeriale, sono gli uffici scolastici regionali che ne curano l’organizzazione e lo svolgimento.
Pertanto, dopo la fase di preselezione gestita a livello centrale dal Ministero, lo svolgimento delle due prove scritte è realizzato a livello decentrato con l’istituzione di tante commissioni quante sono le regioni interessate dalla procedura concorsuale. Le tracce delle prove scritte sono elaborate da ciascuna commissione nel rispetto di criteri generali uniformi forniti dalla direzione generale del personale scolastico e volti ad assicurare l’imparzialità e la trasparenza della procedura (tali criteri riguardano, ad esempio, l’aderenza delle tracce alle aree tematiche previste dal bando).
Dopo l’espletamento di questo concorso sarà eventualmente possibile assumere iniziative, anche a livello normativo, dirette a far sì che l’intera procedura sia gestita a livello centrale.
Quanto alla segnalata opportunità di assicurare che lo svolgimento delle prove sia contestuale in tutte le sedi regionali, si fa presente che il Ministero ha dato indicazione che le prove scritte si svolgessero all’interno dell’arco temporale compreso tra il 12 ed il 16 dicembre 2011. Dal momento che tutte le direzioni scolastiche regionali interessate hanno individuato i giorni 14 e 15 dicembre 2011, le prove scritte si sono effettivamente svolte nei detti giorni in tutte le sedi regionali.
Riguardo invece alla richiesta di svolgimento delle prove solo una volta definiti i contenziosi in essere, si osserva che la necessità e l’urgenza di coprire gli organici dirigenziali su scuole vacanti oggi affidate a reggenze plurime impongono di concludere l’iter concorsuale entro i tempi stabiliti. Ciò detto, si è proceduto all’espletamento della prova preselettiva e delle prove scritte ammettendo i candidati beneficiari di ordinanze o decreti favorevoli dei giudici amministrativi.
Con riferimento, infine, alla preoccupazione, sollevata dall’Onorevole interrogante, relativa alla presenza di svolgimenti assimilabili all’espressione di opinione, si evidenzia che l’elaborazione delle tracce rientra nella sfera di discrezionalità della commissione esaminatrice che è comunque tenuta a osservare le regole del bando e, nel caso di specie, le citati criteri generali forniti dalla direzione generale del personale scolastico.
Il Ministero assicura, in ogni modo, che i nuovi dirigenti scolastici vengono selezionati con la massima trasparenza e imparzialità.
Giova poi fornire alcune precisazioni sulle indicate polemiche e proteste che a giudizio dell’Onorevole interrogante avrebbero caratterizzato la fase iniziale del concorso.
Il diploma ISEF non è compreso tra i titoli di ammissione al suddetto concorso in quanto, come chiarito dal Consiglio di Stato con le sentenze n. 3528/2006 e n. 209/2008, la legge n. 136 del 2002 ha equiparato detto diploma alla laurea triennale (classe 33 di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000) del vecchio ordinamento. Conseguentemente tale diploma non può considerarsi equipollente né alla laurea magistrale, né alla laurea, di durata almeno quadriennale, conseguita nel precedente ordinamento.
Circa la presunta diffusione dei quiz preselettivi prima dello svolgimento della prova, allo stato non si dispone di elementi che indichino specifiche responsabilità a proposito. L’intera procedura ha previsto il coinvolgimento ed il supporto dell’Ansas e di Formez PA e si è basata sulla trasparenza degli atti ed economicità di gestione.
La presenza di refusi o errori nella batteria dei quesiti è un inconveniente che spesso si verifica nelle procedure in cui vi è la preventiva pubblicazione dei quesiti stessi. Si è comunque trattato di una percentuale di imprecisioni o refusi tale da non inficiare la qualità del lavoro svolto e delle domande pubblicate. In ogni caso tutti i quesiti segnalati che contenevano refusi o formulazioni ambigue sono stati esclusi dal sorteggio finale.
Replica
Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo. Ricorda che l’atto ispettivo da lei presentato intendeva peraltro invitare il Governo a monitorare da vicino la fase del concorso a dirigenti scolastici, successiva alla preselezione, durante la quale si sono verificate irregolarità che ne hanno pregiudicato lo svolgimento. Osserva, in questo senso, che al quesito su come si intendesse garantire imparzialità, efficacia e trasparenza per selezionare i migliori dirigenti scolastici, in realtà l’Esecutivo non ha fornito risposta. Aggiunge, inoltre, che la richiesta di trasparenza si è resa necessaria per il fatto che ad alcuni candidati erano state trasmesse per posta elettronica le domande, prima dello svolgimento delle prove. Ricorda, infine, il problema dell’esclusione della possibilità di partecipare al concorso per i diplomati ISEF, ai quali alcuni tribunale amministrativi regionali, hanno già dato ragione in sede di ricorso giurisdizionale: auspica che anche a tale questione il Governo possa dare una risposta adeguata in tempi brevi.