Gestione covid a scuola, dai protocolli da semplificare ai chiarimenti sulle modalità da adottare per le comunicazioni fuori dall’orario di lavoro: le richieste della Cisl Scuola

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In vista del tavolo sulla sicurezza a scuola che ha visto la convocazione delle organizzazioni sindacali da parte del Ministero dell’Istruzione, il sindacato Cisl Scuola ha inviato una nota al Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero, Jacopo Greco, per elencare ed evidenziare i problemi principali che le scuole stanno affrontando in queste settimane.

Infatti, l’elenco fatto dal sindacato guidato da Maddalena Gissi, riguarda “questioni su cui porre l’attenzione assumendo i provvedimenti necessari e fornendo alle istituzioni scolastiche indicazioni chiare che favoriscano l’adozione di comportamenti omogenei su tutto il territorio nazionale nella gestione delle misure anticontagio”.

Ecco l’elenco delle questioni

  • Chiarire che le scuole possono ricevere indicazioni operative solo dalla propria Amministrazione
  • Semplificare il protocollo discutendo le proposte con le OO.SS. Così strutturato è inapplicabile poiché le Asl non riescono a intervenire tempestivamente
  • Chiarire chi fa cosa e le relative responsabilità, distinguendo con chiarezza tra istruzione e salute
  • Mettere a disposizione una piattaforma per lo scambio di informazioni con la ASL
  • Rendere EFFETTIVA l’assistenza dello sportello HDAC, garantendo una risposta tempestiva.
    Rendere pubblici i tempi di risposta
  • Indicare modalità univoche per assicurare il flusso informativo con le Asl e le famiglie; produrre modelli di comunicazione alle famiglie univoci per tutto il territorio nazionale, in luogo della modulistica differenziata imposta dalle Asl con vari allegati inviati alle scuole
  • Chiarire quali soggetti hanno diritto alla didattica a distanza e secondo quali modalità (es. singoli alunni in quarantena, alunni che hanno soggetti fragili in famigli, alunni in stato di fragilità)
  • Chiarire che gli alunni bes e con disabilità possono frequentare la scuola in caso di sospensione dell’attività in presenza dovuta ad ordinanza del sindaco o regionale ma non nel caso di provvedimento del dirigente conseguente a contagio che individua gli alunni come contatti stretti
  • Chiarire quali modalità devono essere adottate nel caso di comunicazione di contagio in orario successivo a quello lavorativo o festivo della segreteria, del referente covid e del dirigente scolastico (straordinari, reperibilità?). Occorre infatti assicurare tempestività dei provvedimenti entro la successiva giornata di apertura della scuola, soprattutto nel caso di ricorso alla didattica a distanza. Prevedere eventualmente modalità di costituzione di temporanee unità di crisi nelle scuole per le attività notturne e festive.
  • Chiarire cosa DEVE (non può) fare il dirigente nel caso non possa garantire i due metri di distanziamento a mensa e se la misura deve essere applicata anche per la merenda
  • Prevedere lo slittamento delle scadenze amministrative previste (es PON)
  • Fornire indicazioni circa la fornitura di FFp2 

Inoltre, la Cisl chiede di specificare

  • modalità di ritorno a scuola degli alunni guariti
  • come calcolare il periodo di sospensione della didattica in presenza nel caso di nuovi contagi entro il periodo prescritto (ad esempio compare un terzo contagio dopo due giorni di sospensione: modifica la durata della sospensione?)
  • se le lezioni debbano essere sospese nella scuola primaria in attesa del test T0 (si segnala che la Asl non riescono a garantire in tempo l’effettuazione dei tamponi)
  • se l’intera classe debba rientrare in presenza incontemporanea dopo il T0(necessario che gli alunni rientrino tutti insieme e solo dopo avere avuto l’esito di tutti i tamponi, per ragioni di natura sia logistica che didattica)
  • come applicare il protocollo se nella scuola primaria vi sono alunni vaccinati
  • cosafarenellascuolaprimariasevisonosoggetticheneigiorniprecedentiilcontagio non erano a scuola o sono soggetti guariti dal Covid
  • se il personale debba essere contato nei contagi per determinare l’uno o l’altro scenario (es. contagio nella scuola primaria di un docente e di un allievo)
  • se i tamponi per gli alunni della scuola primaria siano gratuiti, come esplicitamente previsto per la scuola secondaria

 LA NOTA CISL SCUOLA

Dati covid scuola, sindacati convocati dal Ministero: tavolo sulla sicurezza il 24 gennaio

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