I “gessetti rotti” si organizzano e preparano le controproposte a Renzi

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Comunicato Stampa Gessetti Rotti – Qualcuno che ricorderà la vicenda delle “36 ore”  e ricorderà anche che allora nacque una iniziativa in rete sui social network in cui i docenti coordinati in gruppi si soprannominarono “gessetti rotti” e con lo slogan “ci siamo rotta, salviamo la scuola pubblica” indissero una petizione contro quella fantomatica proposta. La petizione riscosse un discreto successo con oltre 42.000 firme.

Comunicato Stampa Gessetti Rotti – Qualcuno che ricorderà la vicenda delle “36 ore”  e ricorderà anche che allora nacque una iniziativa in rete sui social network in cui i docenti coordinati in gruppi si soprannominarono “gessetti rotti” e con lo slogan “ci siamo rotta, salviamo la scuola pubblica” indissero una petizione contro quella fantomatica proposta. La petizione riscosse un discreto successo con oltre 42.000 firme.

Adesso i Gessetti Rotti ritornano, con l’intenzione di costituire una piattaforma sociale a difesa della scuola pubblica. I Gessetti Rotti ritornano anche con idee propositive che verranno discusse sui social network ed elaborate come controproposta a quando verrà proposto da Renzi il prossimo 29 agosto.

Il movimento nasce sul web attraverso una pagina facebook condivisa dai principali gruppi di insegnanti che ormai contano decine di migliaia di membri. Tra questi “professioneinsegnante.it”, “Informascuola”, “collegio docenti di facebook”, “insegnanti” e tanti altri che man mano aderiscono.

Seguici su FaceBook. Lo fanno già in 126mila

In questi giorni è un gran parlare sulle ipotesi della prossima riforma della scuola e la rete è in fermento continuo con decine di migliaia di insegnanti che ne discutono.  L’obiettivo è quello di  costituire un coordinamento dei vari gruppi di aggregazione per elaborare una piattaforma comune che si esprime attraverso la pagina http://www.facebook.com/gessettirotti
che è nata sabato scorso e già con oltre 2000 adesioni viaggia al ritmo di 1000 adesioni al giorno.

Ma cosa è possibile fare concretamente con strumenti del genere? Sicuramente si raccoglie lo scetticismo di quanti come i tradizionali sindacati ritengono difendere i lavoratori in modo tradizionale. In rete tutto riesce più dinamico e più attivo. Prova ne è la raccolta di firme operata in poche settimane anche se in periodo di ferie.

Un movimento che ha come obiettivo quello di aggregare almeno 50-60.000 insegnanti vuole essere anche un interlocutore informale sulle proposte del governo per la scuola. Intende elaborarle, capirle. Intende promuoverle se se sono valide o rispedirle al mittente se danneggiano la scuola. Non intende dire sempre di no ma intende anche rispondere con controproposte valide che un gruppo così numeroso di insegnanti elaborerà nelle prossime settimane. Questo perchè è chiaro che rispondere sempre con un “no” non serve proprio a nulla, ma ci si rende conto che fare proposte a volte può servire a dare un contributo e anche a vederle accolte.

Il movimento cresce giorno dopo giorno con la pagina che raccoglie sempre più adesioni.
Eccovi il link diretto:  Gessetti Rotti  http://www.facebook.com/gessettirotti

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