Geolier agli studenti della Federico II: “Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo imparare”

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Il giovane cantante napoletano Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, è stato ospite oggi all’Università Federico II di Napoli. Il 24enne, reduce dal secondo posto al Festival di Sanremo 2024 con la canzone in dialetto partenopeo “I p’ me, tu p’ te”, ha incontrato gli studenti presso la sede di Scampia.

L’invito al rapper è giunto dal rettore Matteo Lorito, che ha voluto sottolineare l’importanza di portare la cultura nelle periferie e di dare voce ai giovani talenti: “Volevamo che venissi a Scampia perché è l’ultimo nato della Federico II, nato su un grande progetto per investire nelle periferie. Qui dobbiamo raccogliere il futuro. La scelta di Emanuele è stata voluta: abbiamo necessità di entrare con la cultura nel mondo dei giovani e permettere loro di scoprire il loro talento”.

Geolier, nel suo intervento, ha dialogato con gli studenti, raccontando la sua esperienza di crescita in un quartiere difficile come Secondigliano e offrendo consigli su come affrontare le sfide e le ansie del presente: “Io qua dentro non posso insegnare niente a nessuno, qui posso solo imparare qualcosa. Questa è una chiacchierata. Possiamo parlare di come affrontare le paure e le ansie. Sono felice di stare qua”.

Il rapper ha poi espresso la sua opinione sui giovani di oggi: “I giovani di oggi vogliono seguire i sogni, a volte anche contro la famiglia stessa. C’è chi fa per far vedere e chi guarda, chi sta fuori, che sembra essere sempre più bravo di colui che invece sta facendo le cose”.

“Tutti i pregiudizi su Napoli sono sbagliati uno in particolare: quando sono andato a Milano, epicentro dell’industria musicale, il pregiudizio più brutto che ho sentito è quello sull’orologio, sulla collana da portare, mi dava tanto fastidio, i pregiudizi sono stupidi, ho visto i rapper a Napoli senza orologio ma li indossavano da altre parti, questa cosa mi faceva rabbia, ho spiegato a diversi miei colleghi che tutto questo non succede solo a Napoli. Nella classifica dei reati Napoli è molto giù, puoi tenere un orologio a Milano e a Napoli no”.

Sull’assimilazione di realtà come Scampia e Secondigliano alla criminalità, Geolier ha aggiunto: “È una cosa che fa comodo, fa ascolti. A Scampia c’è l’università, c’è lo studio, perché non se ne parla? Si parla invece di cazzate, in tutto il mondo c’è il lato buono e quello cattivo, Napoli ha un sacco di cose belle”.

Infine, un consiglio per chi desidera raggiungere i propri obiettivi: “Penso che non bisogna correre. Sembra che il tempo sia troppo veloce. Bisogna mettere il 100% nelle cose. Se non arriviamo all’obiettivo comunque siamo fieri di noi e poi possiamo ricominciare”.

https://www.youtube.com/watch?v=tm3zMExGVTk

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