Geografia ‘materia cenerentola’, l’appello degli studiosi: “Ingiustamente trascurata e fusa con la storia, no all’insegnamento con docenti non specializzati”
La geografia è sempre stata una pietra miliare dell’educazione. Tuttavia, le recenti riforme l’hanno relegata ai margini, riducendo la sua presenza nei curricula dei licei.
Un gruppo di docenti appassionati ora solleva la questione, chiedendo una revisione di questa decisione al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Secondo un articolo de Il Resto del Carlino, questi docenti descrivono la geografia come una “materia cenerentola”, indebitamente trascurata e spesso fusa con la storia in un amalgama chiamato “geostoria”. Ciò non solo ha rimosso la geografia come disciplina autonoma, ma l’ha anche sottratta ai docenti specializzati nella materia, delegando l’insegnamento a docenti di lettere non specializzati. La riforma Gentile aveva già marginalizzato la geografia designandola come ‘residuale’, e successive riforme hanno rafforzato questo trend, riducendo o eliminando la geografia dalla maggior parte delle scuole superiori.
Gli insegnanti sottolineano le disparità nella distribuzione delle ore di geografia tra gli istituti. Ad esempio, solo negli istituti tecnici con indirizzo Turismo, la geografia ha una presenza sostanziale, mentre in molti istituti, la sua presenza è limitata a una singola ora settimanale.
Ancora più preoccupante, sostengono i docenti, è l’insegnamento della geografia da parte di docenti non specializzati, una pratica che va contro la legge ma che viene frequentemente adottata da molti istituti. La domanda urgente posta dal gruppo di docenti è: come può il ministero dell’Istruzione e del Merito preparare gli studenti ad affrontare un mondo in rapido cambiamento, dominato da temi come la geopolitica, i cambiamenti climatici e la sostenibilità, senza fornire un’istruzione adeguata in geografia?