Genitori scrivono a Mattarella: “Perché i nostri figli vengono manganellati?”

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Un gruppo di duecento genitori di studenti delle scuole superiori ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per denunciare la violenta repressione delle proteste studentesche.

Nella lettera, i genitori esprimono “sconcerto e preoccupazione” per gli episodi di violenza ai danni di studenti minorenni, spesso picchiati e feriti durante manifestazioni pacifiche. Citano casi specifici di ragazzi feriti a Roma, Pisa e Firenze, sottolineando come la brutalità delle forze dell’ordine contrasti con i diritti costituzionali di riunione e libertà di espressione.

I genitori si chiedono perché gli studenti disarmati vengano manganellati mentre la violenza di gruppi organizzati di tifosi adulti viene tollerata. Esprimono il timore che la violenza della polizia possa innescare una reazione violenta nei giovani, chiedendosi se sia questo l’obiettivo delle autorità.

La lettera conclude con un appello al Presidente Mattarella affinché garantisca il diritto di manifestare e la sicurezza dei giovani studenti, ricordando che le forze dell’ordine dovrebbero proteggerli, non aggredirli.

La lettera dei genitori solleva importanti questioni sulla libertà di espressione, il diritto di manifestare e l’uso della forza da parte delle autorità nei confronti dei giovani. Il dibattito sulla repressione delle proteste studentesche è destinato a continuare, con l’auspicio che si possa trovare un equilibrio tra il diritto di manifestare e la necessità di garantire l’ordine pubblico.

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