Genitori minacciano docente che aveva rimproverato la loro figlia per l’uso del cellulare. La Gilda denuncia: “L’Ufficio scolastico rifiuta di assisterla”
Una docente di una scuola statale situata nella provincia di Piacenza ha denunciato un uomo e una donna che, evadendo i controlli, hanno fatto irruzione nell’istituto minacciandola. Il motivo? Aver rimproverato una studentessa che usava il cellulare durante le lezioni.
Il caso si è sviluppato nei giorni successivi, con la docente che ha temuto per la sua incolumità, portando la situazione all’attenzione dei Carabinieri e riconoscendo fotograficamente i presunti aggressori, probabilmente genitori della studentessa in questione.
Lo scorso febbraio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito avevano emesso una circolare invitando gli uffici scolastici a fornire l’assistenza dell’Avvocatura dello Stato in caso di episodi di violenza verso i docenti. Tuttavia, Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, lamenta un evidente disallineamento nella sua applicazione, in particolare in Emilia Romagna. Pizzo evidenzia il fatto che la docente sia stata lasciata sola di fronte a un atto delinquenziale: “Ciò rappresenta una politica scolastica incomprensibile, la cui correzione appare necessaria e urgente per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per i docenti”.