Genitori in doppia fila, bambini tra le auto: la giungla davanti alle scuole secondo uno studio

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Una ricerca condotta nell’ambito del progetto Child Active Transportation Safety and the Environment ha indagato la frequenza e la tipologia dei comportamenti di guida considerati rischiosi in prossimità delle scuole primarie pubbliche in sette municipalità canadesi. L’attenzione è stata rivolta in particolare alla fascia oraria di ingresso, quando il volume di traffico tende ad aumentare a causa del trasporto privato degli alunni.

Metodologia e criteri osservativi

L’indagine ha coinvolto 552 scuole pubbliche di livello elementare, selezionate attraverso criteri legati alla disponibilità di aree camminabili nel quartiere e al reddito. Gli assistenti alla ricerca, collocati strategicamente nei pressi degli ingressi scolastici, hanno rilevato la presenza di nove comportamenti pericolosi, come ad esempio le inversioni a U, la sosta in doppia fila o l’uso del telefono alla guida.

Oltre all’osservazione dei comportamenti, gli operatori hanno valutato le caratteristiche dell’ambiente urbano, considerando aspetti quali limiti di velocità, segnaletica, presenza di marciapiedi e guardiani all’attraversamento.

Frequenza dei comportamenti pericolosi

Il 98% delle scuole analizzate ha registrato almeno un comportamento di guida ritenuto rischioso. La condotta più comune è stata il “rilascio” dei bambini dal lato opposto della strada, costringendoli ad attraversare senza il supporto di semafori o attraversamenti segnalati: questa pratica è stata osservata nell’80% dei casi.

Altre situazioni frequenti hanno incluso:

  • l’ostruzione della visuale degli utenti della strada (72%);
  • le inversioni a U di fronte all’ingresso (66%);
  • la sosta in doppia fila (57%);
  • la retromarcia pericolosa (49%).

L’uso del telefono cellulare è risultato meno diffuso, con un tasso complessivo dell’11,8%. Tuttavia, in alcune città come Calgary, questa percentuale ha raggiunto il 39%.

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