Genitori impiccioni? L’esperta: “Nessuno può buttarli fuori dalla scuola. Sarà opportuno starci dentro con spirito di impegno e collaborazione. Si cresce insieme”
A pochi giorni dal ritorno in classe, in Italia si riaccende la polemica sul ruolo dei genitori nella scuola. Alcuni pedagogisti, dalle pagine di quotidiani nazionali, hanno puntato il dito contro le eccessive ingerenze di mamme e papà, accusati di essere troppo presenti e di interferire con l’operato degli insegnanti.
Il dibattito non è nuovo. Già in passato si era parlato di “genitori elicottero” e “genitori sindacalisti”, sempre pronti a difendere i figli a spada tratta e a criticare gli insegnanti. La società iperconnessa, con strumenti come il registro elettronico, sembra aver acuito questa tendenza, alimentando la mania di controllo di alcuni genitori e privando i ragazzi della possibilità di sbagliare e imparare dai propri errori.
Ma è davvero tutta colpa dei genitori? Paola Daniela Virgilio, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Pedagogisti, in un’intervista a Fanpage, invita a riflettere: “Piuttosto che additare i genitori come impiccioni, dovremmo analizzare come la scuola possa creare una collaborazione costruttiva per il benessere dei ragazzi”. Secondo Virgilio, il problema non è la presenza dei genitori, ma la mancanza di un dialogo costruttivo e di una corretta comunicazione tra scuola e famiglia.
Strumenti come il registro elettronico, ad esempio, se non utilizzati correttamente, rischiano di alimentare ansie e incomprensioni. “I voti che appaiono giornalmente sul registro spingono i genitori a esercitare un’ulteriore valutazione sull’operato del docente”, afferma Virgilio.
La soluzione, dunque, non è escludere i genitori dalla scuola, ma renderli parte attiva del processo educativo. “Nessuno deve dire ‘fuori i genitori dalle scuole'”, sottolinea Virgilio. “Sarà opportuno starci dentro con spirito di impegno e collaborazione. Si cresce insieme”.
Per invertire la tendenza, conclude Virgilio, è necessario un cambio di passo da parte di tutti: “Tramutiamo questa presenza dei genitori, a volte invadente, in occasione per una relazione costruttiva scuola-famiglie”.