Genitori filmano i propri figli mentre li prendono in giro. Fenomeno dilagante sui social. Lo psicologo: “Un’offesa terribile per il bambino”
Cristian Pagliariccio, psicologo dell’educazione e membro della Rete professionale di Psicologia scolastica dell’Ordine degli psicologi del Lazio, ha lanciato un allarme riguardo una pratica preoccupante: genitori che filmano i propri figli in momenti di vulnerabilità e condividono questi video online.
I video virali, che catturano momenti di paura, rabbia o dispiacere dei bambini, possono avere impatti negativi e duraturi sulla loro psiche.
Un caso emblematico riguarda un video di un bambino che scopre impronte di Babbo Natale in casa, filmato e condiviso dalla madre. Sebbene molti lo abbiano trovato divertente, il video ha esposto il bambino a commenti di varia natura, inclusi quelli derisori.
A Il Messaggero, Lavina Stefanini, psicologa specializzata in psicopatologia dello sviluppo, sottolinea il danno emotivo che può derivare da tali pratiche. Il bambino, oggetto di scherno da parte di chi dovrebbe offrire protezione e sicurezza, può sviluppare sentimenti di vergogna, imbarazzo e tradimento.
La condivisione di momenti privati del bambino online rappresenta un’intrusione nella loro sfera personale. Gli effetti a lungo termine possono includere bassa autostima, ansia, depressione, difficoltà nelle relazioni interpersonali, aggressività, e in casi estremi, suicidio. È fondamentale che i genitori rispettino il diritto all’autodeterminazione dei bambini, consentendo loro di decidere cosa condividere online.
Tale genere di comportamento genitoriale infrange il confine tra privato e pubblico, compromettendo la sicurezza emotiva del bambino. Per uno sviluppo sano, è vitale garantire un ambiente familiare sicuro e privato, dove i bambini possono esprimere liberamente le loro emozioni.
In alcuni casi, la pratica equivale a un bullismo esercitato dai genitori, sfruttando la spontaneità e l’ingenuità dei bambini per ottenere popolarità. Ciò crea uno squilibrio di potere preoccupante all’interno della dinamica familiare.