Gaming disorder, quali sintomi. Influisce negativamente sul rendimento scolastico

È da poco iniziato un nuovo anno scolastico. I primi giorni, si sa, sono sempre i più delicati per i ragazzi, immersi ancora nel clima vacanziero. Ma come avranno passato il periodo estivo questi ragazzi?
Per molti di loro il riposo scolastico si è trasformato in un vero e proprio tour de force virtuale. Giornata intere passate davanti al pc, da soli o in gruppo. La dipendenza da videogiochi può far aumentare il rischio di gaming disorder, un uso eccessivo e persistente da internet che può compromettere anche la propria quotidianità.
Innanzitutto è importante capire come riconoscere un uso eccessivo dei device. I segnali più evidenti e da non sottovalutare sono: il molto tempo trascorso su piattaforme di giochi virtuali, i ripetuti tentativi di ridurre, di controllare o di interrompere l’attività senza successo e la persistenza del giocare online nonostante i problemi familiari, sociali ed economici che questo comporta nella vita della persona.
Tutti atteggiamenti che, soprattutto se prolungati nel tempo, rischiano di compromettere il rientro a scuola dei ragazzi. È normale che i ritmi estivi siano diversi, ma, una volta ricominciato l’anno scolastico bisogna che tutte le attività vengano riprese a pieno ritmo. Di conseguenza, è impensabile passare molte ore davanti al pc e pretendere anche un buon rendimento scolastico. La ragione? Ci troveremo davanti a un alunno più stanco e meno attento. A maggior ragione se le ore passata a giocare online ora si svolgono di notte.
È importante ricordare che non è il videogioco in sé il responsabile di eventuali cambiamenti, in quanto il videogioco è un mero strumento. Uno strumento ludico che, se utilizzato con consapevolezza, può anche ridurre lo stress. Fermo restando che sarebbe sicuramente più indicato per i ragazzi lo svolgimento di attività all’aria aperta, i videogiochi sono da considerarsi degli strumenti e, in quanto tali, è necessario imparare a usarli.
Proprio per questo sarebbe importante una maggior supervisione dei genitori di fronte all’utilizzo che i propri figli fanno dei videogiochi. Limitare le ore passate davanti al pc e soprattutto accertarsi che i giochi utilizzati siano conformi all’età del ragazzo. In sostanza, bisogna sempre privilegiare il buonsenso. Se diamo regole ai ragazzi, se gli insegniamo a utilizzare gli strumenti in modo responsabile, li aiuteremo a vedere il gioco come un mezzo di intrattenimento che non causerà problemi con lo svolgimento della vita reale.