“Galli della Loggia vuole ghettizzare la scuola. L’inclusione non è un mito”. Le associazioni rispondono allo storico

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Ha alzato un grosso polverone l’editoriale pubblicato da Il Corriere della Sera a firma di Ernesto Galli della Loggia in merito all’inclusione scolastica in Italia. Tanto da portare Vincenzo Falabella, presidente FISH, a rispondere duramente.

Le parole di Galli della Loggia mi indignano. Quanto ha scritto sul Corriere della Sera è impregnato di stigmi e pregiudizi inaccettabili contro i disabili. È una semplificazione dettata dal fatto che non conosce questo nostro mondo”, dice Falabella, come si legge su Il Fatto Quotidiano.

In Italia – prosegue – con l’abolizione delle classi differenziali abbiamo fatto un grande salto di qualità rispetto ad altri Paesi europei. I ragazzi disabili hanno diritto di usufruire di una scuola inclusiva e di avere – come dice la nostra Costituzione – gli stessi diritti di tutti gli altri. Le parole dello storico mi indignano tanto più perché pronunciate da una persona ben nota e che firma su un importante quotidiano nazionale. Pensare che nel 2024 ci sia ancora chi come Galli della Loggia ha questo pensiero la dice lunga su quanto sia ancora lungo il cammino culturale che abbiamo davanti”.

Il numero uno FISH approfondisce il suo punto di vista: “Forse qualcuno in questo Paese vuole tornare ad Aktion T4, lo sterminio nazista delle persone con disabilità? Dietro parole come quelle scritte in quella recensione c’è l’intenzione di ghettizzare. Lo dico in riferimento anche a quanto affermato sui ragazzini stranieri. Della Loggia ha avuto una caduta di stile che rinvio al mittente perché in questi anni i nostri ragazzi e le loro famiglie hanno dimostrato che l’inclusione non è un mito”.

Falabella concede una riflessione condivisibile solo per quanto riguarda il ruolo degli insegnanti di sostegno:  “Il sistema scolastico italiano va sicuramente rivisto. Siamo convinti che siano cambiate molte condizioni da quando sono state abolite le classi differenziali e che fare il maestro o il professore di sostegno non debba essere un volano per arrivare al posto comune”.

Su X Galli della Loggia incassa le critiche anche dell’ex Ministro Andrea Orlando:  “Una parola sola: vergogna! Galli della Loggia è abbastanza vecchio da ricordare che cosa erano le scuole speciali in Italia. Qui sembra addirittura suggerire l’apartheid”.

Le parole di Galli della Loggia

Secondo Galli della Loggia, come abbiamo riportato in precedenza, la scuola si troverebbe intrappolata in una rete di menzogne, con una discrepanza marcata tra i principi inclusivi teorici e la loro applicazione pratica. La situazione descritta suggerisce che i meccanismi di inclusione non siano solo inefficienti, ma potrebbero addirittura aggravare la situazione se non riformati con urgenza.

L’autore cita il libro “Una scuola esigente” di Giorgio Ragazzini, mettendo in evidenza come, nonostante le politiche inclusive, la realtà nelle aule rimanga distante dagli ideali promossi. La convivenza forzata tra studenti “normodotati” e quelli con gravi disabilità o Bisogni Educativi Speciali (BES), come la dislessia e la disgrafia, viene messa in discussione. Questa coesistenza è spesso priva di una vera comprensione e supporto adeguato, sia per gli insegnanti che per gli alunni.

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