Galli della Loggia attacca i sindacati, la risposta della Cisl Scuola: “Un modo intelligente, utile e serio di fare sindacato”

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Ivana Barbacci, segretaria generale della CISL Scuola, ha replicato duramente a un articolo di Ernesto Galli della Loggia pubblicato sul Corriere della Sera del 30 settembre.

In una lettera inviata al direttore del quotidiano, Luciano Fontana, e pubblicata online, Barbacci accusa Galli della Loggia di riproporre argomenti “stucchevoli” e basati su “cliché” che denotano una scarsa conoscenza del mondo scolastico.

Barbacci sottolinea il ruolo della CISL come sindacato maggiormente rappresentativo nel settore scuola, invitando Galli della Loggia ad approfondire le posizioni della CISL, consultando le pubblicazioni e i materiali prodotti dal sindacato, prima di esprimere giudizi affrettati. “Prima che canti, sarebbe bene che il Galli si documentasse. Ne gioverebbe la qualità della musica“, scrive provocatoriamente Barbacci.

La segretaria generale difende poi il modello sindacale inclusivo della CISL, che si impegna a rappresentare le diverse componenti del personale scolastico (docenti, dirigenti, personale ATA), considerandolo una ricchezza e non una causa di burocratizzazione, come sostenuto da Galli della Loggia.

Infine, Barbacci affronta il tema degli stipendi degli insegnanti. Ribadisce che la CISL non è contraria a carriere basate sul merito, a patto che siano previsti adeguati investimenti e che si parta da una base stipendiale più dignitosa e in linea con gli standard europei. “Non ci si chieda, in una battuta, di fare “autotrasfusioni”, perché non c’è sangue a sufficienza”, afferma Barbacci, sottolineando l’impossibilità di implementare sistemi di meritocrazia con gli attuali livelli salariali.

Barbacci conclude invitando Galli della Loggia a rivolgere i suoi appelli altrove, poiché la CISL è già impegnata quotidianamente per migliorare le condizioni del personale scolastico.

Botta e risposta a distanza tra Galli della Loggia e la Flc Cgil. La critica: “Sindacati inadeguati, non tutelano i lavoratori”. La replica: “Dialogo continuo e ampiezza di visione”

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