Galiano: “Come professore sento il dovere civico di espormi. Insegno ai ragazzi ad alzare la mano. Gli insulti arrivano di più dagli adulti che dai giovani”

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Enrico Galiano ha condiviso, sui propri canali social, la sua opinione sulla controversia riguardante i genitori che portano mazzi di fiori ai loro figli dopo l’esame orale di Maturità.

In un’intervista a La Repubblica, Galiano offre una prospettiva unica e compassionevole sulla questione, sfidando le critiche comuni rivolte alla generazione più giovane.

Un gesto di supporto, non di un vizio

Contrariamente a molti critici, Galiano vede il gesto di portare fiori come un atto di supporto e incoraggiamento. “Che male c’è?”, si chiede, sottolineando che significa “sto con te, ti sono vicino. Faccio il tifo”. Tale visione contrasta nettamente con le accuse di viziare i giovani o di renderli dipendenti.

Comprendere il contesto generazionale

Galiano invita gli adulti a riconsiderare le loro critiche, ricordando che molti di loro sono cresciuti negli anni ’80 e ’90 con genitori meno presenti. Il docente suggerisce che la presenza dei genitori oggi potrebbe essere una reazione a quella mancanza passata, e che un genitore presente può essere di grande aiuto nel percorso di vita di un figlio.

L’importanza simbolica dell’esame di Maturità

Pur riconoscendo che festeggiare la Maturità come una laurea potrebbe sembrare eccessivo, Galiano sottolinea l’importanza simbolica di questo esame per un diciannovenne. Lo descrive come una “montagna più alta” rispetto alla laurea, considerando l’età e l’esperienza dei candidati.

Un equilibrio tra supporto e indipendenza

Mentre Galiano sostiene il gesto dei fiori, critica la presenza dei genitori durante l’esame orale stesso. Descrive l’orale come “la tua prima notte nella foresta”, un momento in cui il candidato deve affrontare la prova da solo per preservarne il significato simbolico.

Galiano condivide una storia personale del suo esame di Maturità, dove suo padre, solitamente poco presente, lo supportò nonostante un esame andato male. Come figura di riferimento sui social media, Galiano sente la responsabilità civile di esprimersi su questi temi. Sottolinea, infine, l’importanza di comprendere veramente la generazione Z, notando che hanno “tesori, come tutte le generazioni, ma vivono con un’ansia endemica che li blocca”.

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