La GAE Infanzia discriminata e beffata chiede giustizia
Questa lettera aperta è scritta per dar voce alle migliaia di persone, inserite ancora nelle graduatorie ad esaurimento di tutt’Italia, che stanno subendo ingiustizie e vessazioni insopportabili, in particolare i docenti della GAE INFANZIA, che oltre ad aver subito la discriminazione dal piano straordinario della buona scuola, senza che un solo sindacato è intervenuto per tutelarli, sta subendo un ulteriore tradimento, dai sindacati stessi:
Questa lettera aperta è scritta per dar voce alle migliaia di persone, inserite ancora nelle graduatorie ad esaurimento di tutt’Italia, che stanno subendo ingiustizie e vessazioni insopportabili, in particolare i docenti della GAE INFANZIA, che oltre ad aver subito la discriminazione dal piano straordinario della buona scuola, senza che un solo sindacato è intervenuto per tutelarli, sta subendo un ulteriore tradimento, dai sindacati stessi: quello del continuo inserimento nelle proprie graduatorie che dovevano essere blindate, di un esercito di ricorrenti diplomati, provenienti da scuole e asili comunali, o paritarie, senza i titoli ritenuti ad oggi necessari per accedervi, quali il superamento di un concorso o di un corso abilitante, non ultima la laurea.
Molti docenti presenti in GAE , appartenenti a zone del sud Italia come sicilia, campania, ecc dove le graduatorie sono infinite, hanno sconvolto la propria vita e le proprie famiglie, per trasferirsi al nord, dove le graduatore permettevano di assicurarsi il lavoro ed anche il ruolo, per il numero contenuto di iscritti, ma per un incomprensibile gioco subdolo e scorretto degli stessi sindacati , che hanno sempre lavorato grazie anche ai tesseramenti di questi docenti, essi rischiano di non lavorare più, e questo sta portando ad un continuo cestinare di tessere sindacali per tanta ingiustizia.
I sindacati alle domande di spiegazione degli iscritti per la mancata tutela, balbettano, rispondono in modo evasivo, o si negano al telefono. Qualche sindacato ha avuto anche il coraggio di accusarci di promuovere una guerra tra poveri, e che i diplomati hanno sentenze che permettono tali inserimenti, che hanno lavorato e per questo hanno punteggio, ma la nostra protesta, non è rivolta a coloro che vengono inseriti in GAE per grazia ricevuta, piuttosto a CHI doveva metterci al riparo da tutto questo, pur consentendo l’ingresso di questi ultimi, e NON passando sulle nostre teste e sulle nostre vite senza pietà, bastava metterli in quarta fascia, che tra l’altro già esistente.
Non ci resta che ricorrere in massa, anche per i danni morali.
Alba Olivieri
Maria Grazia Scalzi
MOVIMENTO PER LO SVUOTAMENTO DELLA GAE INFANZIA