G7 Università, Bernini: “Intelligenza artificiale al servizio della persona, etica e democratica”

Il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha delineato la visione italiana sull’intelligenza artificiale (IA) e sulla ricerca scientifica durante la conferenza stampa del G7 Italia 2024 dedicata a Scienza e Tecnologia.
“Abbiamo trattato nella nostra dichiarazione finale i temi del futuro”, ha esordito Bernini, ponendo l’accento sull’IA come argomento centrale delle discussioni. Il Ministro ha riconosciuto la pervasività dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, sottolineando però la necessità di regolamentarne lo sviluppo: “L’IA c’è già, nelle nostre case e nelle nostre vite. L’importante è che sia sempre al servizio della persona e che abbia uno sviluppo etico e democratico”.
Bernini ha evidenziato l’importanza di stabilire regole chiare per le infrastrutture che si occupano di IA, affinché siano “vocate al servizio comune”.
Il Ministro ha anche affrontato il tema cruciale della sicurezza nella ricerca scientifica. “La ricerca è essenza della vita di tutti noi”, ha dichiarato Bernini, “dalla ricerca dipende il nostro benessere, la qualità della nostra vita e la capacità di utilizzare al meglio le nostre tecnologie”. In questo contesto, ha sottolineato l’importanza di promuovere la circolazione dei talenti e la condivisione dei risultati della ricerca, pur mantenendo le necessarie precauzioni.
“Abbiamo parlato della circolazione di talenti che devono poter condividere i frutti delle loro ricerche e i grandi dati il più possibile”, ha spiegato Bernini, “senza che questo possa rappresentare un rischio o possa essere utilizzato in maniera ostile da nazioni ostili o per scopi ostili”. Questo delicato equilibrio tra apertura e sicurezza sarà oggetto di future indicazioni che i Paesi del G7 si scambieranno, con l’obiettivo di promuovere una “scienza aperta” che sia al contempo protetta da potenziali minacce.