G7 Istruzione, la direttrice di Unicef: “250 milioni di bambini fuori dalla scuola, un aumento di 6 milioni rispetto al 2021”

La direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, ha lanciato un allarme durante il G7 Istruzione a Trieste: “Attualmente ci sono 250 milioni di bambini fuori dalla scuola, un aumento di 6 milioni rispetto al 2021”. Di questi, 100 milioni si trovano in Africa.
La situazione in Sudan
Russell ha spiegato che è giunta a Trieste direttamente dal Sudan, dove quasi 17 milioni di bambini in età scolare non frequentano la scuola a causa della guerra iniziata un anno fa. Ha visitato un centro Unicef, descrivendolo come un luogo polveroso e caldo, pieno di bambini sfuggiti al conflitto. Le ragazze incontrate le hanno raccontato di aver perso tutto: vestiti, case, amici e scuole. Nonostante le avversità, il loro desiderio di tornare a casa e a scuola rimane forte.
Il messaggio di speranza
La direttrice ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, questi bambini continuano a sognare un futuro come avvocati, medici e architetti. Russell ha citato anche la situazione di milioni di bambini nella Repubblica Democratica del Congo, a Gaza, ad Haiti e in Ucraina, ribadendo che la comunità globale sta deludendo questi bambini.
Le priorità dell’Unicef
L’Unicef è determinata a garantire il diritto all’istruzione per tutti i bambini. Russell ha proposto alcune priorità: migliorare la qualità e l’impatto dell’istruzione, assicurandosi che i bambini imparino davvero, e utilizzare l’innovazione e le tecnologie per raggiungere più bambini, soprattutto le ragazze. Ha suggerito di sfruttare l’Intelligenza Artificiale per migliorare l’educazione.
Il ruolo del G7
Russell ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di un programma educativo globale ambizioso, che richiede sforzi massicci e coordinati. Ha invitato i Paesi del G7 a svolgere un ruolo indispensabile in questo impegno.