Fusacchia (FacciamoEco): “Mense da servizio individuale a servizio pubblico essenziale basato su qualità e sostenibilità”

Siamo la patria della dieta mediterranea, eppure i nostri figli non mangiano bene, o abbastanza. E le cattive abitudini iniziano anche a scuola. Il 24,3% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, ma il 25,4% dei ragazzi consuma bevande zuccherate o gassate ogni giorno.
Forse anche per questo il 20,4 % dei bambini della scuola primaria è in sovrappeso. Tutto questo prima della pandemia. E non è solo un problema di estetica o di costume. Ma di salute, di benessere e anche di economia. La cura delle persone in sovrappeso, infatti, rappresenta il 9% della spesa sanitaria, riduce il Pil del 2,8% come ci dicono i dati del ministero della Salute riferiti al 2019.
Su questa situazione già critica l’impatto della pandemia è stato devastante.
Almeno 160mila bambini, ha denunciato Save the Children, con la chiusura delle scuole hanno perso, oltre all’apprendimento in presenza e alla possibilità di socializzare con i compagni, l’unico pasto completo della giornata. Avendo ben presenti questi dati il gruppo parlamentare FacciamoECO aveva ottenuto l’inserimento nella mozione sulla scuola approvata in Aula alla Camera di un impegno per il Governo “a svolgere una ricognizione capillare dell’impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare degli studenti, e a prevedere nuovi e più cospicui investimenti e interventi volti a promuovere l’educazione alimentare e il consumo di cibo di qualità a scuola”.
Il passo successivo è stato dare vita a “Nutrirsi a Scuola”: un’iniziativa sulle mense scolastiche e l’educazione alimentare promossa da FacciamoECO e coordinata dall’On. Alessandro Fusacchia, membro della Commissione Istruzione, in collaborazione con l’Associazione Nazionale delle Aziende di Ristorazione Collettiva e Servizi Vari (Angem), Cittadinanzattiva, EducAzioni, Future Food Institute, Legambiente, Niko Romito Campus, Slow Food, Teach For Italy e con la media partnership di Fortune Italia e Food & Wine Italia, presentata in Sala Stampa alla Camera.
All’appuntamento sono intervenuti Barbara Floridia, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione, i deputati Rossella Muroni e Alessandro Fusacchia di FacciamoECO, Niko Romito, Chef 3 Stelle Michelin, insieme ai rappresentati delle organizzazioni partner dell’iniziativa Carlo Scarsciotti Angem, Anna Lisa Mandorino Cittadinanzattiva, Vanessa Pallucchi EducAzioni, Sara Roversi Future Food Institute, Claudia Cappelletti Legambiente, Francesca Rocchi Slowfood Italia, Andrea Pastorelli Teach for Italy.
Un’iniziativa per assicurare che venga effettivamente attuato l’impegno del governo a monitorare l’impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare e fare ulteriori proposte che diano una prospettiva diversa alle mense e all’educazione alimentare. Costruita attraverso un percorso che si è sviluppato in due workshop ai quali sono intervenuti tutti i partner dell’iniziativa, altri esperti e ospiti illustri, e un fronte trasversale di parlamentari rappresentato da Valentina Aprea (Forza Italia), Rosa Di Giorgi (Partito Democratico), Gabriele Toccafondi (Italia Viva) e Manuel Tuzi (Movimento 5 Stelle). Il risultato di questo confronto è stato riassunto nel documento condiviso per rinnovare il sistema delle mense e dell’educazione alimentare, presentato oggi in conferenza stampa.
“Il cibo che portiamo a scuola – spiegano i deputati di FacciamoECO Alessandro Fusacchia e Rossella Muroni – è un potente strumento di politica sociale, economica e ambientale con il quale si possono proteggere i bambini dalla povertà nutrizionale, dall’obesità e dalle malattie, rilanciando un’economia pulita sul territorio. Per questo abbiamo costruito una coalizione di organizzazioni che si occupano di mense ed educazione alimentare e abbiamo lavorato su alcune proposte che pensiamo possano trasformare significativamente il pasto a scuola e farne un momento di sana alimentazione e di formazione dei futuri cittadini del Paese”.
“Occorre trasformare le mense da servizio a domanda individuale a servizio pubblico essenziale andando oltre il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa inserendo nuovi requisiti che privilegino la qualità e la sostenibilità dell’offerta. Questi nuovi standard andrebbero accompagnati da maggiori controlli per sanzionare le aziende che non rispettano criteri e requisiti previsti dagli appalti e screditano un intero comparto; dall’utilizzo della tecnologia blockchain per la certificazione della filiera che porta i prodotti dal campo alla mensa e dalla diffusione delle Commissioni Mensa. Servono inoltre investimenti anche oltre le 1000 nuove mense previste dal PNRR, un’azione forte per elevare lo status sociale dei cuochi delle mense scolastiche anche attraverso percorsi di alta formazione, e percorsi di educazione alimentare fatte di esperienze anche all’aperto, facendo anche sì che il momento del pasto collettivo nella mensa della scuola diventi vero e proprio parte del curriculum. A partire da queste proposte – concludo i deputati della componente ecologista FacciamoECO Fusacchia e Muroni – seguiranno iniziative legislative e non, dentro e fuori il Parlamento”.
“Dobbiamo accompagnare i nostri ragazzi a comprendere l’importanza dell’alimentazione” afferma lo Chef Niko Romito “e del cibo per il loro futuro e quello del pianeta, dobbiamo farli mangiare bene a scuola e farli diventare i primi testimonial di questo cambio di paradigma, ridando dignità alle mense e al lavoro del cuoco delle mense scolastiche. Il tema dell’accesso democratico del cibo di qualità è al centro della mia riflessione di chef che lavoro in tutto il mondo e di uomo che svolge la sua professione guidato dai valori della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare, della relazione fra alimentazione e salute. Su questi valori” conclude Romito “ho immaginato di far evolvere la mia Accademia di alta formazione gastronomica in un luogo fisico dedicato alla ricerca e alla formazione universitaria, insieme alla Sapienza, sul tema della ristorazione collettiva pubblica”.
“La sfida dei prossimi anni é riuscire ad abitare in modo nuovo il mondo” afferma la Sottosegretaria Barbara Floridia “e dobbiamo imparare a farlo partendo dalle scuole. Insieme ad altre, grande rilevanza hanno le abitudini alimentari che nell’iniziativa proposta da FacciamoECO trovano giusta collocazione. Le mense dovranno essere biologiche e sostenibili, con prodotti a km0 e con livelli di rispetto dei CAM più pretenziosi. Queste sono solo alcune delle misure che proporremo all’interno del piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole che prese