“Fuga di cervelli” all’estero: costa all’Italia 134 miliardi. Colpito soprattutto il Nord
L’ultimo rapporto della Fondazione Nord Est evidenzia un aumento significativo della “fuga di cervelli” tra i giovani laureati italiani, con oltre il 40% che sceglie di emigrare. Tra il 2011 e il 2023, il valore del capitale umano perso dall’Italia è stimato in 134 miliardi di euro, con una media di 8,4 miliardi l’anno negli ultimi due anni.
Mobilità in aumento tra i giovani qualificati
Se inizialmente a lasciare il Paese erano per lo più giovani senza laurea, la tendenza si è invertita: dal 17,4% di laureati emigrati nel 2011 si è passati a oltre il 30% nel 2017, fino a un record del 43,1% nel 2022. I giovani laureati sono sempre più attratti dalle opportunità professionali offerte all’estero.
Le regioni del Nord maggiormente interessate
Friuli-Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia-Romagna sono tra le regioni più colpite: oltre il 50% dei laureati under 35 è emigrato negli ultimi anni. In Friuli-Venezia Giulia si registra un aumento del 19,3% rispetto alla media 2011-2021, superando il 51%.
Sud Italia: dati in crescita
Nel Sud, le percentuali di laureati emigrati sono più basse, ma significative: tra il 36% e il 39% in Abruzzo, Campania e Puglia, con un calo al 28,5% in Calabria e al 27,5% in Sicilia. Questi dati sottolineano le difficoltà dell’Italia nel trattenere i giovani talenti, attratti da migliori prospettive all’estero.