Fratoianni critica il piano Von der Leyen: “800 miliardi per la spesa militare? Investiamo in sanità e istruzione, non in armi”

Durante la trasmissione “In Altre Parole” su La7, Nicola Fratoianni ha espresso forti critiche al piano della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen di investire 800 miliardi di euro in spese militari nazionali, derogando al Patto di Stabilità.
Il leader di Sinistra Italiana ha denunciato l’incoerenza delle istituzioni europee che, a suo dire, hanno sempre respinto richieste analoghe per investimenti in settori come sanità, welfare e scuola.
La percezione della minaccia e le priorità strategiche
Fratoianni ha contestato la narrazione del rischio imminente di un’aggressione militare all’Europa: “Non penso che siamo di fronte al rischio di un’aggressione militare, lo dico francamente. Non credo che Putin voglia riprendersi tutte le zone dell’ex Unione Sovietica”. Pur ammettendo la possibilità di errore nella sua valutazione, il parlamentare ha sottolineato come le vere minacce provengano da altri fronti, citando le politiche di Donald Trump che «mette dazi un giorno sì e un giorno no, minacciando il nostro sistema industriale».
La proposta alternativa per la competitività europea
“Posso fare una proposta? Perché non investiamo 800 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario? O per costruire un CERN europeo per l’intelligenza artificiale?”, ha suggerito Fratoianni. Secondo il politico, l’Europa è “drammaticamente indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina sulla ricerca“, ambito in cui si gioca la vera competizione globale. La critica si è estesa anche all’approccio europeo, descritto come eccessivamente remissivo verso le richieste americane di aumentare le spese militari: “Noi, come dei cagnolini che scodinzolano, spendiamo un sacco di soldi, peraltro irrazionalmente, in armi”.