Fratoianni (AVS): “Meno armi e più insegnanti, meno missili e più medici. Si ritorni al Ministero della Pubblica Istruzione”

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Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha espresso dure critiche nei confronti della manovra economica del governo Meloni, definendola “punitiva” per la scuola.

Durante un presidio organizzato davanti al Ministero dell’Istruzione, al quale hanno partecipato rappresentanti di associazioni studentesche, sindacati come Flc Cgil e Uil Scuola, comitati di ricercatori precari e genitori, Fratoianni ha sottolineato l’urgenza di investire nella scuola pubblica e nel personale docente.

“Abbiamo un disperato bisogno di una scuola pubblica forte, di insegnanti pagati molto di più e di politiche che riducano le disuguaglianze e aumentino la coesione sociale”, ha dichiarato Fratoianni. Secondo il deputato, il governo sta invece seguendo una direzione opposta, destinando risorse a settori come le spese militari, mentre sanità e istruzione pubblica vengono trascurate. “Quando la destra dice che non ci sono soldi, sta prendendo in giro gli italiani: i soldi ci sono, ma vengono investiti dove non servono, come in armi e missili, invece che in medici, infermieri e insegnanti”, ha aggiunto.

Critiche al ministro Valditara e proposte per il futuro della scuola

Fratoianni ha riservato parole dure anche per il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, accusandolo di promuovere una “cultura punitiva” che non affronta i veri problemi della scuola. “Di fronte alla necessità di restituire autorevolezza ai docenti e al ruolo della scuola, il ministro si concentra sul voto in condotta, come se tutto si risolvesse punendo”, ha affermato. Al contrario, il leader di Avs ha ribadito la necessità di valorizzare il lavoro degli insegnanti, garantendo loro stipendi adeguati e condizioni migliori.

Tra le proposte avanzate da Fratoianni, spiccano l’istruzione gratuita per tutti, la distribuzione gratuita dei libri di testo e il rifiuto del ridimensionamento delle classi, che rischia di aumentare le disuguaglianze. Inoltre ha auspicato un ritorno alla denominazione “Ministero della Pubblica Istruzione”, sottolineando che parlare di “merito” senza garantire parità di condizioni significa perpetuare privilegi.

“Vorremmo meno armi e più insegnanti, meno missili e più medici. Vorremmo una scuola che sia davvero un pilastro del Paese, ma questo governo non fa nulla di tutto ciò”, ha concluso Fratoianni, ribadendo l’impegno di Avs nel contrastare le politiche del governo Meloni.

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