Frassinetti: “Il liceo classico è scrigno di cultura e fucina di talenti. Valorizzarlo non significa riformarlo. La chiave è una scuola flessibile e multidisciplinare”
In risposta ad un’interrogazione parlamentare durante il Question Time in Commissione Cultura alla Camera, il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, parla riguardo gli interventi per favorire la scelta degli studi classici nella scuola superiore.
Il Liceo Classico, scrigno di cultura e fucina di talenti, vive una stagione di rinnovata vitalità. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a un’inversione di tendenza nel numero di iscritti, che ha registrato una crescita costante fino a raggiungere, per il prossimo anno scolastico, la cifra di 26.794. Un dato significativo che testimonia l’interesse crescente verso questo indirizzo di studi, capace di coniugare tradizione e innovazione, formando cittadini consapevoli e preparati per le sfide del futuro.
Valorizzare il Liceo Classico non significa necessariamente riformarlo. La chiave per il suo successo risiede in una scuola flessibile e multidisciplinare, capace di scoprire talenti e di appassionare gli studenti. In quest’ottica, il Governo sta investendo su diverse azioni:
- Orientamento: rafforzare l’orientamento già dalla scuola secondaria di primo grado, per permettere agli studenti di fare scelte consapevoli e informate.
- Didattica personalizzata: introdurre nuovi strumenti per una didattica sempre più personalizzata, che tenga conto dei diversi stili di apprendimento e delle esigenze individuali.
- Valorizzazione del latino: a partire dalla scuola secondaria di primo grado, utilizzando la quota di autonomia del 20% a disposizione delle scuole e la presenza di docenti qualificati.
Le iniziative a sostegno del Liceo Classico sono numerose e diversificate. Tra queste:
- Olimpiadi di lingue e civiltà classiche: un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per incentivare lo studio del latino.
- Notte Nazionale del Liceo Classico: un evento innovativo per promuovere il valore della cultura umanistica e l’attualità del suo studio.
- Protocollo d’intesa “Promozione e sviluppo della conoscenza della lingua e della cultura latina”: un accordo per la diffusione della cultura latina.
- Seminario sulla certificazione delle competenze linguistiche di latino: un evento nell’ambito di “Didacta Italia 2024” per valorizzare le competenze linguistiche acquisite.
La risposta integrale
Signor Presidente, Gentili onorevoli, preliminarmente ricordo che le iscrizioni al liceo classico hanno registrano una progressiva diminuzione dal 2011 al 2016 (dal 10-11 per cento degli iscritti nell’anno scolastico 2010-2011 al 5,8 per cento nell’anno scolastico 2015-2016).
A partire dagli anni successivi si è assistito a un’inversione di tendenza, con un progressivo aumento di iscritti al liceo classico, che di recente si è stabilizzata fino a pervenire ad un numero di iscrizioni per il prossimo anno scolastico pari a 26.794.
Va premesso che per valorizzare questo indirizzo e – più in generale – tutti i percorsi di natura «umanistica», non è indispensabile un intervento riformatore che lo renda più attrattivo. La chiave per il futuro risiede, infatti, in una scuola flessibile, multidisciplinare, capace di scoprire talenti e di appassionare le studentesse e gli studenti.
Per raggiungere questo obiettivo, più che una modifica degli ordinamenti, potrà risultare molto efficace – come questo Governo sta già facendo – conferire maggior valore alle azioni di orientamento e introdurre nuovi strumenti per una didattica sempre più personalizzata, partendo dalla scuola secondaria di primo grado, in cui la dimensione orientativa va indubbiamente potenziata affinché gli studenti possano fare scelte consapevoli per la prosecuzione del percorso di studi.
Inoltre, bisogna precisare che a ordinamento vigente è già prevista la possibilità di valorizzare l’eredità della tradizione greca e latina a partire dalla scuola secondaria di primo grado, utilizzando la quota di autonomia del 20 per cento a disposizione delle scuole oltre che della presenza di docenti appartenenti alla specifica classe di concorso. In tal senso le scuole possono prevedere nel Piano triennale dell’offerta formativa, anche l’insegnamento del latino come occasione per autenticare e mettere a frutto attitudini, capacità e talenti nei quali reputino di poter esprimere il meglio di sé, in un’ottica orientativa.
Ricordo, altresì, che il Ministero promuove, ogni anno, le Olimpiadi di lingue e civiltà classiche, giunta alla XII edizione nell’anno scolastico 2023-2024. Si tratta di un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che nasce per incentivare e rivitalizzare lo studio della lingua latina.
Aggiungo che anche quest’anno si celebra la Notte Nazionale del Liceo Classico, si tratta di uno degli eventi più innovativi ideati dalla scuola per promuovere il valore della cultura umanistica e l’attualità del suo studio. Nel corso del tempo, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha dimostrato la vitalità del curricolo del classico, frequentato da studenti motivati, dotati di talento e passione, favorendo, per certi versi, l’orientamento di ragazzi, genitori e famiglie verso questo indirizzo liceale.
Val la pena ricordare anche il Protocollo d’intesa «Promozione e sviluppo della conoscenza della lingua e della cultura latina», rinnovato a gennaio 2024, che mira a promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura latina.
Infine, nell’ambito della manifestazione «Didacta Italia 2024» è stato previsto il Seminario sulla certificazione delle competenze linguistiche di latino.
Sono, questi, strumenti concreti, sui quali questo Governo sta investendo, nel convincimento che con la trasmissione della cultura classica alle studentesse e agli studenti, si renda possibile aprire la porta non solo al ricco patrimonio del passato, ma anche alla interpretazione e alla piena comprensione della complessità del nostro presente.