Frassinetti: “Aumenti per docenti e ATA in linea con inflazione, garantiamo rinnovo contratto in tempi celeri. Impegno a contrastare il precariato”. INTERVISTA

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Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, in un’intervista a Orizzonte Scuola, difende le scelte del Governo in materia di istruzione contenute nella Legge di Bilancio 2025.

“Il sistema scolastico italiano è stabile ed efficiente”, afferma Frassinetti, sottolineando l’impegno dell’esecutivo per il miglioramento continuo del sistema, puntando su merito e inclusione. Gli investimenti previsti, spiega, “mirano al successo formativo di tutti gli studenti, con particolare attenzione a quelli in situazioni di disagio”. Tra le misure principali, l’aumento dell’organico dei docenti di sostegno (circa 2.000 unità in due anni) e il potenziamento degli Uffici Scolastici Regionali, con 101 nuove unità.

La Legge di Bilancio introduce importanti misure per il mondo della scuola, tra cui lo stanziamento di 75 milioni di euro per la stabilizzazione dei docenti di sostegno e il rinvio del taglio di 2.100 posti ATA. Questi interventi, uniti al potenziamento degli uffici scolastici regionali con 101 nuove unità, sono sufficienti a garantire la stabilità e l’efficienza del sistema scolastico?

“Il sistema scolastico italiano è stabile ed efficiente, l’intento dichiarato di questo governo è di migliorarlo sempre di più nelle due direttrici del merito e dell’inclusione. La legge di bilancio, pur nell’ottica del contenimento della spesa, ha comportato una crescita complessiva notevole degli investimenti in favore della scuola, soprattutto per realizzare il successo formativo degli allievi in condizione di disagio che devono trovare nella scuola il migliore ascensore sociale. L’impegno a contrastare il precariato, problema storico della scuola italiana, unitamente all’ attenzione per i ragazzi più fragili, è tangibile in questa Legge di Bilancio e si concretizza con l’aumento dell’organico dei docenti di sostegno di circa 2000 unità in due anni, con un incremento di 256 cattedre per i docenti di sostegno, un vero e proprio piano di stabilizzazione a partire dall’anno scolastico 2025/26. L’incremento di personale presso gli Uffici Scolastici Regionali è un investimento storico che consentirà agli stessi di assolvere anche nuovi compiti quali, ad esempio, risolvere la problematica degli appalti legati ai viaggi d’istruzione, per i quali è richiesta la qualifica di stazioni appaltanti che le istituzioni scolastiche non hanno”.

L’aumento salariale previsto, tra incremento contrattuale e taglio del cuneo fiscale, risponde effettivamente alle esigenze del personale scolastico, considerando il peso dell’inflazione e il costo della vita? Quali garanzie ci sono per il rinnovo contrattuale 2025-2027, considerando gli stanziamenti previsti?

“Nello specifico, la Manovra prevede un aumento contrattuale del 6% per il periodo 2022-2024 e un ulteriore incremento del 5,4% a regime nella successiva tornata contrattuale 2025-2027, superando l’inflazione programmata. E già questo è un risultato. Inoltre, il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40.000 euro lordi si tradurrà in un ulteriore aumento stipendiale per il personale scolastico, pari al 6-7%. Abbiamo già dimostrato affidabilità rinnovando il contratto precedente scaduto nel 2021 e sarà mantenuto l’impegno a rinnovare in tempi celeri anche il successivo triennio come lo stanziamento in finanziaria dimostra, destinando, per il rinnovo dei contratti pubblici, 775 milioni di euro nel 2025, 3.550 milioni nel 2026 e 5.550 milioni nel 2027. La valorizzazione della funzione docente passa attraverso queste misure economiche ed anche attraverso i tanti provvedimenti già adottati a tutela del personale della scuola”.

L’attenzione agli studenti si manifesta in diverse forme nella Legge di Bilancio: dal sostegno psicologico, con uno stanziamento iniziale di 10 milioni di euro, ai percorsi personalizzati per studenti-atleti, fino al contrasto alla povertà alimentare. Queste misure sono sufficienti a far fronte alle esigenze e degli studenti, considerando le crescenti difficoltà emotive e psicologiche?

“Tanti sono gli investimenti contenuti in questa Legge finanziaria che avranno ricadute positive nell’affrontare le esigenze degli studenti legate alle fragilità emotive e psicologiche che sono in continuo aumento e nel contrastare la dispersione, in maniera diretta, come il richiamato fondo di 10 milioni di euro per il sostegno psicologico, e indiretta perché migliorano la vita e facilitano le scelte dei ragazzi spesso disorientati. Mi riferisco poi ai 2 milioni di euro per il “Programma studente-atleta”, al fine di permettere agli studenti-atleti di conciliare l’impegno agonistico con quello scolastico, ai 30 milioni di euro da destinare alle famiglie a basso reddito di giovani under 14 anche per permettere la loro partecipazione alle iniziative scolastiche, e soprattutto allo stanziamento di 100 milioni di euro per l’attività dei docenti tutor e orientatori, fondamentale per assistere i giovani nelle scelte, riforma innovativa di questo Governo. Anche l’incremento di 15 milioni di euro per la realizzazione dei Campus della filiera tecnologico-professionale è significativo nella direzione di una sempre maggiore integrazione tra scuola e impresa, obiettivo cardine della riforma 4+2, e quindi dell’occupabilità dei giovani e del contrasto alla demotivazione scolastica e alla dispersione”.

Quali sono le priorità del Governo in termini di innovazione didattica e di formazione del personale docente?

“Una delle sfide più importanti che riguarda l’innovazione didattica e la formazione del personale docente riguarda sicuramente la trasformazione digitale che sta ridefinendo il modo in cui apprendiamo, lavoriamo e collaboriamo ed è essenziale che la scuola sia non solo al passo con questi cambiamenti, ma anche un motore di innovazione. La sfida per il futuro non è solo introdurre nuove tecnologie, ma farlo in modo che rispondano realmente ai bisogni degli studenti, della scuola, valorizzando il ruolo degli insegnanti e promuovendo un apprendimento attivo e collaborativo, nel pieno rispetto della privacy e della tutela dei dati personali, un aspetto su cui il Ministero intende fornire indicazioni chiare e mirate, che assicurino un uso pienamente consapevole delle tecnologie. All’’esigenza di sviluppare competenze digitali si affianca l’urgenza di una maggiore cultura della sicurezza informatica nella gestione della rete per prevenire i rischi che il mondo virtuale può generare”.

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