Fotocopie di libri, attenzione ai limiti e alle sanzioni: ecco le info utili

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La fotocopiatura di libri è una pratica comune tra gli studenti universitari, ma è importante sapere che ci sono limiti e sanzioni da rispettare. La guardia di finanza sta intensificando le operazioni di controllo sulle copisterie situate nei pressi delle università per verificare la liceità delle fotocopie di testi universitari.

Secondo la legge, la fotocopiatura di libri è consentita solo per uso personale e entro il limite massimo del 15% delle pagine di ciascun libro. Ciò significa che gli studenti non possono fotocopiare l’intero libro, ma solo una parte di esso. Inoltre, le copie non possono essere vendute o distribuite ad altri.

Per quelle parti di libro legittimamente fotocopiate, è dovuto alla SIAE un compenso che quest’ultima poi dovrà versare agli autori e agli editori. Ciò non viene pagato dal cliente, ma dai responsabili dei centri di riproduzione fotocopie.

Se un centro di riproduzione viene colto in flagranza di reato, rischia una multa da 51 a 2.065 euro, fino ad arrivare alla reclusione a un anno a seconda dell’illecito commesso.

Alcuni studenti cercano di aggirare la norma fotocopiando, di volta in volta ed in giorni differenti, il 15% di copie diverse dello stesso libro. Tuttavia, questo metodo non basta ad aggirare la norma, poiché la percentuale del 15% si riferisce non alla singola copia del libro portata alla copisteria, ma al testo del libro stesso.

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