Formazione obbligatoria docenti: “premiata”, svolta durante le ore di servizio, ma non quelle di insegnamento. Rinnovo contratto. IPOTESI ATTO DI INDIRIZZO
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha elaborato e firmato l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e Ricerca. All’interno molte le novità richieste dal Ministero che dovranno essere oggetto di contrattazione con i sindacati.
Formazione continua e obbligatoria
Nell’atto di indirizzo viene recepita e presentata ai sindacati la proposta contenuta e pubblicata dalla nostra redazione sulla riforma della formazione e del reclutamento dei docenti.
Nel testo di “Atto di indirizzo” si ribadisce che la formazione deve essere continua e obbligatoria per un numero di ore prestabilite.
Gli argomenti
Secondo quanto si legge nella testo, la formazione dovrà riguardare le metodologie didattiche, le competenze linguistiche e digitali, la capacità di preparare gli studenti alla cittadinanza.
Quando ci si dovrà formare
La formazione dovrà avvenire in orario di lavoro, ma fuori dall’orario di lezione “mediante una flessibilità dell’orario d’obbligo di insegnamento”.
Stesso concetto anche per i formatori interni alle scuole.
Remunerazione
La bozza prevede una remunerazione delle attività di formazione e il riconoscimento delle competenze maturate.
Si tratta di concetti già presenti nella bozza di Decreto sulla riforma del reclutamento e formazione dei docenti, che prevede la possibilità di “premio” per le competenze acquisite. Premialità che, però, almeno allo stato attuale, non potrà superare il 50% dei docenti che si formeranno.
Cosa succede adesso?
Ricordiamo ai lettori che si tratta di un atto di indirizzo che dovrà essere sottoposto alla contrattazione con i sindacati. Le modifiche definitive riguarderanno