Formazione docenti e ATA, Uil Scuola Lombardia: diritto o dovere? Ecco la nostra proposta

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Uil Scuola Lombardia – Il nuovo presidente del Consiglio Draghi, tra i punti programmatici del suo governo ne ha citato uno importante, riferendosi alla formazione del personale scolastico, per la quale bisognerà investire per dare quello slancio necessario ad una scuola in ritardo!

La scuola e la formazione sono ben chiare nella visione strategica dell’Esecutivo Draghi, ora dalle dichiarazioni bisogna passare ai fatti!

Già il Contratto nazionale (CCNL 2006-2009) novella nel capitolo sesto, una serie di articoli in riferimento alla formazione di tutto il personale scolastico intesa come una necessità per la piena realizzazione e sviluppo della professionalità.

Vogliamo pertanto crederci e rilanciare con osservazioni precise: partendo da ciò che il CCNL aveva previsto ma non realizzato, ritenendo che molto deve essere cambiato affinché la formazione diventi un vero diritto del lavoratore della scuola e non un
dovere astratto imposto con distacco e senza una vera finalità che dovrebbe avere l’obiettivo di un personale scolastico in continua formazione.

E’ ormai ineludibile affrontare le problematiche relative alla necessaria formazione adeguata ai continui cambiamenti che investono la società e il mondo della conoscenza, e la necessità si rileva da tutti i sondaggi effettuati da enti e ricercatori
che si occupano di scuola.

Tanti studenti si perdono nel percorso scolastico perché le competenze degli insegnanti spesso sono statiche e poco rispondenti ai cambiamenti e all’innovazione didattica.

La necessità di intervenire sulla formazione, iniziale e continua, c’era prima, ma si è rivelata maggiormente con l’emergenza Covid che ha comportato innovazioni improvvise e improvvisazioni conseguenti, aggravando maggiormente la situazione di ritardo formativo.

In tutti questi anni si è evidenziata una carenza di adeguata preparazione non solo per il personale docente
ma anche per il personale ATA, il quale si è trovato ad essere investito sempre più di incarichi nuovi e complessi per i quali, dai collaboratori scolastici, agli assistenti tecnici e assistenti amministrativi, occorre puntare ad una specifica formazione in
ingresso e in itinere senza la quale non si potrà concorrere al raggiungimento dei risultati necessari per il buon funzionamento della scuola dell’Autonomia.

Molti docenti hanno avuto difficoltà con la didattica a distanza principalmente per l’inesperienza dell’utilizzo ottimale di un’offerta coinvolgente della didattica attiva tramite i mezzi tecnologici, mentre gli alunni, spesso più esperti, si sono demotivati dovendo ascoltare passivamente lezioni registrate.

Non è più tempo di rimandare, occorre investire le energie per migliorare la formazione di tutti. Il posto di ruolo non come punto di arrivo, ma di partenza, per scoprire e per sperimentare nuove didattiche e nuove metodologie.

Imparare per
reimparare ed essere promotori di successo scolastico, questo dovrebbe essere il modo di concepire la professione docente!
Le competenze e la professionalità necessarie del personale ATA non sono supportate da alcun percorso formativo, né in ingresso né nel prosieguo del lavoro salvo la buona volontà di chi provvede autonomamente.

Il personale ATA, che assieme ai docenti concorre per garantire “l’accoglienza, l’inclusione, l’assistenza, la vigilanza, l’elaborazione di pratiche, innovazione tecnologica di supporto”, è anch’esso una parte importante del mondo scolastico.

Le segreterie scolastiche sono spesso allo sbando, oberate di pratiche complesse che nel passato non erano state di loro competenza. Per questo siamo in una situazione in cui la formazione di tutto il personale, dovrebbe avere una priorità
assoluta, stante la considerazione che l’attuale non basta.

Per questa situazione riteniamo sia doverosa e prioritaria, la considerazione che l’attuale formazione sia insufficiente a coprire le effettive necessità.

Quindi la UIL Scuola Lombardia ritiene dover avanzare proposte da condividere per mettere in grado le scuole con il loro personale di svolgere appieno la funzione alla quale sono chiamate.

I collaboratori scolastici dovrebbero formarsi sicuramente sugli aspetti relazionali in quanto a contatto continuo con gli alunni e genitori, ma anche sotto l’aspetto di supporto sanitario/assistenziale per essere in grado di intervenire con professionalità in casi di necessità e di aiuto attivo per la vera inclusione dei DVA.

Tra gli assistenti amministrativi si rileva spesso una inadeguata competenza nello svolgere il complesso lavoro richiesto nelle segreterie scolastiche. La segreteria scolastica è la spina dorsale di una istituzione educativa. Molti del personale di segreteria sono precari e ogni anno scolastico sono costretti a cambiare sede di lavoro e per necessità devono riambientarsi.

I sistemi informativi utilizzati sono complessi e molteplici, ogni istituzione ha adottato vari software e sistemi applicativi che vanno conosciuti previa formazione ma la realtà é che questa manca del tutto.

Gli Assistenti Tecnici operano con attrezzature e strumenti utilizzati nelle attività formative dei laboratori scolastici. La tecnologia applicata agli strumenti avanza rapidamente e anche tali figure hanno grande bisogno di formazione.

Il filo conduttore per tutti i profili lavorativi, deve essere la possibilità di acquisire competenze e sviluppare la capacità di lavorare in team.

La scuola dovrebbe essere la base per una società evoluta e per un serio investimento sulle nuove generazioni; va considerata come un laboratorio permanente di scoperte, di adeguamento alle realtà del contesto culturale e storico del luogo dove opera.

Alla scuola va data priorità riconoscendole il ruolo primario che essa deve svolgere: da decenni si richiede, ma tanti proclami, tante promesse, mai mantenute!
Vogliamo essere fiduciosi nel nuovo governo!

Da parte sindacale auspichiamo che si possano fondere le energie delle nuove “leve” con l’esperienza del personale in servizio da anni nelle scuola, evitando quella che possiamo definire “cultura individualistica”. Si dovrebbe avere un obiettivo comune
che spinga a trovare soluzioni propositive condivise, rimettendo in discussione e rivendicando quella formazione necessaria senza la quale si resta statici.

“E’ necessario investire nella formazione del personale docente per allineare l’offerta educativa alla formazione delle giovani generazioni”

Presidente Draghi, condividiamo, ma occorre non perdere più tempo ed emanare un piano di investimento ad hoc, senza tralasciare la formazione per tutto il personale scolastico.

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