Formazione obbligatoria docenti, Bianchi: “Sarà centrata sul digitale e coordinata dalla Scuola di Alta Formazione”
Il Ministro Bianchi parla della formazione obbligatoria, che “sarà centrata nei prossimi anni sul digitale, per accompagnare la trasformazione in corso, mentre i nuovi percorsi di formazione incentivata avranno l’obiettivo di potenziare le conoscenze di base e pedagogiche e sviluppare competenze sempre più necessarie nella vita delle scuole”.
Lo si legge sul suo intervento a Il Sole 24 Ore.
Il Ministro parla anche della scuola di Alta Formazione, al centro delle polemiche negli ultimi giorni: “Sarà la nuova Scuola di Alta Formazione, già approvata, a coordinare le attività delle università di formazione iniziale con il bisogno di formazione continua degli insegnanti“.
Nei giorni scorsi, a proposito di formazione docenti, ha fatto fatto molto discutere l’introduzione tramite decreto sostegni bis del docente esperto.
Si tratta di insegnanti che supereranno tre corsi di formazione triennali di fila con valutazione positiva saranno denominati “docenti esperti” e potranno godere di un aumento di stipendio pari a 5650 euro annuali lordi.
Critiche le organizzazioni sindacali, che hanno fatto sentire la propria voce nei giorni scorsi puntando il dito proprio sulla nuova visione della formazione degli insegnanti:
“Il governo trova nuove risorse per finanziare la figura del “docente esperto”, un meccanismo selettivo degli insegnanti che riguarderà solo 8.000 lavoratori all’anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso“, esordiscono i sindacati
“La scuola non può andare avanti con 8.000 docenti esperti, dopo un percorso selettivo che dura 9 anni, mentre funziona quotidianamente con centinaia di migliaia di docenti sottopagati – sottolineano i segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal.
La redazione di Orizzonte Scuola ha anche diffuso i risultati di un breve sondaggio condotto fra i suoi canali, che evidenzia la contrarietà alla misura prevista da parte del popolo della scuola.