Fontana: senza regionalizzazione scuola non firmo accordo

La Scuola, come riferito in diversi nostri articoli, è rimasta fuori dalla Regionalizzazione.
Dura la reazione del Governatore della Lombardia Fontana, il quale già ieri aveva affermato:
“Anche sul tema dell’istruzione – ha affermato il Governatore di Lombardia Fontana – si e’ dimostrato di far prevalere logiche sindacal-corporative alle esigenze dei nostri studenti, che hanno diritto ad avere una continuita’ per tutto il percorso scolastico, senza trovarsi, come accade, con docenti sempre differenti o che spesso arrivano dopo mesi dall’inizio dell’anno. Non interessa il bene dei nostri ragazzi, non interessa il bene del nostro Paese. Si vogliono continuare a difendere questi centri di potere, che vogliono mantenere in vita l’Italia dell’inefficienza“.
Alle parole suddette, si aggiungono quelle proferite durante due interviste a Corriere della Sera e La Stampa, rilanciate da Askanews:
“Non firmo. Ho lette le premesse del testo, sono fatte apposta per toglierci ogni possibile autonomia su istruzione e scuola. Non ci sono le condizioni per poter sottoscrivere un accordo che nasce in maniera distorta, come se volessimo truffare lo Stato o il Sud”.
Senza autonomia su istruzione e scuola, dunque, il Governatore non intende firmare l’accordo.
Fontana sostiene che la riforma sarebbe una grande occasione di cambiamento anche per il Sud ma – afferma il Governatore – “sembra che non interessi il bene dei nostri ragazzi e del nostro Paese.”
Senza la firma dell’intesa, conclude il Governatore lombardo, si blocca il processo e chi afferma di essere il cambiamento dovrà spiegare ai cittadini perché non si vuole applicare quanto previsto dalla Costituzione.
Anche il Governatore del Veneto Zaia, come riferisce sempre Askanews, è intervenuto sulla questione, affermando: “Se sara’ vera autonomia firmo, altrimenti la rimando al mittente”.