Fondo offerta formativa, il Gilda non firma: “Non trovano riscontro le nostre richieste, non sottoscriviamo il rinnovo”

Si è concluso senza la firma di Gilda-Unams l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati per la definizione dei criteri di ripartizione del FMOF per l’anno scolastico 2024/2025.
Il sindacato ha motivato la propria decisione con il mancato accoglimento delle richieste presentate, che riguardavano diversi aspetti cruciali per il personale scolastico.
Tra le principali richieste avanzate da Gilda-Unams vi erano la suddivisione a monte del Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS) tra docenti e personale ATA, la priorità alle attività didattiche come previsto dall’art. 88 del CCNL 2006/2009, l’aumento delle risorse per le ore eccedenti nel primo ciclo senza decurtazioni per il secondo ciclo, e maggiori fondi per i corsi di recupero e potenziamento.
Gilda-Unams ha inoltre criticato l’incremento delle risorse del FMOF, inferiore al 5% a fronte di aumenti salariali del 10% previsti dal CCNL. La discrepanza, secondo il sindacato, rischia di portare a una retribuzione inadeguata o forfettaria per una parte consistente del personale. La mancata risposta alle richieste e la disparità tra l’aumento del FMOF e gli aumenti salariali hanno portato Gilda-Unams a non sottoscrivere l’accordo, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione alle esigenze del personale scolastico.