FLP Scuola: rinviare al 30 aprile l’indizione dei concorsi 24 mesi ATA

FLP Scuola – Abbiamo appena preso visione della nota, a firma del dott. Bruschi, dell’11 marzo 2020 prot. 5196 con cui si prevede, da parte degli Uffici Scolastici Regionali, l’indizione dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA. Indizione dei concorsi nell’anno scolastico 2019-20 -Graduatorie a. s. 2020-2021.
La stessa nota, poi, precisa, che con DPCM 9 marzo 2020, a seguito dell’evolversi della situazione epidemiologica del COVID 19, che ha esteso a tutto il territorio nazionale l’articolo 1, comma 1, lett. m), del DPCM 8 marzo 2020, con il quale si sospendono “…. le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica”, è rimessa alla discrezionalità degli Uffici Scolastici Regionali, l’assunzione delle determinazioni più opportune per procedere alla valutazione delle domande con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
La nota in questione, inoltre, precisa che, al fine di favorire la procedura on-line, si raccomanda ai competenti Uffici di invitare tutti gli aspiranti interessati alle graduatorie d’istituto a procedere alla registrazione, ove non fossero già registrati, sul portale del MIUR.
Fatta questa dovuta e necessaria premessa, dobbiamo sottolineare che, a nostro modesto avviso, tale nota non tiene conto delle recenti restrizioni di cui ai DPCM sia del 10 marzo che dell’11 marzo. Infatti, se occorre premettere che il personale precario, rappresentato per lo più da collaboratori scolastici, deve recarsi presso le scuole per la preliminare registrazione per poter successivamente produrre i modelli di scelta della sede, lo stesso, in ogni caso, ha necessità di assistenza e consulenza da parte delle OO.SS. per poter produrre domanda, attesa la varietà dei servizi prestati e, come detto, della tipologia del personale interessato alla produzione della domanda.
In questo caso, non si tratta, come citato dal DPCM del 9 marzo di “procedura concorsuale con produzione di semplice curriculum” ma di un vera e propria procedura che contempla l’analisi dei servizi da valutare e di quelli già valutati (per l’aggiornamento delle posizioni).
Si aggiunge a quanto detto, che gli eventuali errori nella compilazione della domanda, e non di semplice curriculum, può portare alla esclusione dal concorso, ad una mancata valutazione dei titoli e, addirittura, nei casi più gravi, a dichiarazioni considerate false con ovvi riflessi a carattere penale.
In definitiva, si ritiene che la procedura di cui si sta trattando, non può essere considerata alla stregua di quanto contemplato dal DPCM del 9 marzo, per cui, proprio per l’eventuale adozione di “diversi e diversificati” strumenti di produzione delle domande che verrebbero adottati dai vari Uffici Scolastici Regionali, ancor più è consigliato di rinviare almeno al 30 aprile l’indizione dei predetti concorsi.
Chiedo, quindi, all’onorevole Ministra e al dott. Bruschi, di prendere in considerazione quanto sopra espresso, che ritengo possa essere condiviso dalle SS.LL., atteso il particolare momento che sta vivendo il paese e che vedrebbe molti lavoratori che aspirano alla stabilizzazione ad essere esposti ad errori nella compilazione delle domande con perdita dell’immissione in ruolo.