Floris: “Invece della riforma sul voto in condotta, occorre investire sugli stipendi. I genitori non rispettano più gli insegnanti”
Un confronto garbato ma denso di spunti di riflessione quello tra Corrado Augias e Giovanni Floris nell’ultima puntata di “La Torre di Babele” su La7.
Al centro del dibattito, il disagio giovanile, l’uso degli smartphone a scuola e il ruolo dell’educazione. Floris ha puntato il dito sulla sfiducia nel sapere da parte dei genitori, che si riflette negativamente sui figli: “Questa generazione non può contare su dei genitori che contano sul sapere… questo toglie potere ai figli”.
Sul tema degli smartphone, Floris ha invitato a una maggiore comprensione del fenomeno, riconoscendo l’importanza di questi dispositivi, soprattutto durante la pandemia. “Lo smartphone c’è, è un dato di fatto… Ogni proibizione è sempre un errore“, ha affermato, sottolineando il rischio di escludere i ragazzi dal mondo con divieti assoluti. Augias, pur apprezzando l’ottimismo di Floris, ha evidenziato i pericoli di un uso incontrollato in assenza di cultura e prudenza.
Floris ha poi criticato la legge Valditara sul voto in condotta, proponendo invece di investire nell’aumento degli stipendi dei docenti, affinché possano educare i ragazzi a un uso consapevole dei social. Inoltre ha sottolineato la mancanza di rispetto nei confronti degli insegnanti, sia da parte dei genitori che della società, che si traduce in una perdita di autorevolezza. “I genitori non rispettano gli insegnanti… Perdono autorevolezza agli occhi dei figli perché la perdono agli occhi dei genitori”, ha dichiarato.
Infine, Floris ha espresso scetticismo sull’efficacia delle multe per chi aggredisce i docenti, definendo tale proposta superficiale. Il dibattito ha messo in luce la complessità del disagio giovanile e la necessità di un approccio multidimensionale che coinvolga scuola, famiglia e società.