Floridia: “Rientro in classe a fine gennaio da valutare ma al momento le misure di sicurezza funzionano. Con Figliuolo trovata intesa per screening nelle classi” [INTERVISTA]

Nei prossimi giorni il Governo potrebbe valutare di posticipare l’avvio delle lezioni in presenza a gennaio. L’aumento dei contagi infatti ha messo in allarme e dunque non si escludono soluzioni drastiche, seppur temporanee.
Eppure il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi non sembra molto convinto di tale scenario: “È sbagliata la misura di prolungamento delle vacanze natalizie, la scuola è il comparto della nostra società che con più passione e capacità ha risposto all’invito alla vaccinazione”.
Anche Barbara Floridia, sottosegretaria all’Istruzione, non si mostra entusiasta in merito a questa soluzione e ad Orizzonte Scuola ha fatto il punto della situazione, anche alla luce dei problemi che da settimane si segnalano sulla scuola.
Cosa ne pensa dell’ipotesi di posticipare il rientro in classe visti i contagi in aumento? Il suo collega Sileri ha parlato di fine gennaio. Ma i dati nelle scuole non erano rassicuranti?
Al momento il numero di classi in dad è aumentato ma è ancora basso, segno che le misure di sicurezza e di prevenzione funzionano. Il sottosegretario Sileri in realtà non ha parlato di un ricorso generalizzato alla misura di posticipare il rientro dei ragazzi dopo le feste, ma che bisogna valutare in base ai dati disponibili e vagliare le possibili soluzioni da percorrere. Dunque se in casi specifici e circoscritti posticipare il rientro può essere ritenuto utile, allora può essere una soluzione da valutare. Ma al momento non è una misura all’ordine del giorno.
I presidi continuano a lamentare un problema di tracciamento e raccordi con le Asl. Come se ne viene fuori?
La scuola sta facendo il suo ed è giusto che pretenda anche dagli altri anelli della filiera della prevenzione e del tracciamento un impegno analogo. Comprendiamo assolutamente il grado di stress che molte Asl stanno conoscendo, ma continueremo a sollecitare la struttura commissariale affinché si riducano fino ad esaurirsi i ritardi e i problemi di raccordo che obiettivamente registriamo un po’ dappertutto sul territorio nazionale. A tal proposito, in merito al tracciamento e al raccordo con le Asl, si è trovata una intesa con la struttura commissariale per aiutare i territori a effettuare lo screening nelle classi.
E il green pass per gli studenti? Domani ne sapremo di più. Ma è indispensabile?
No. Al momento lo escludo. Dobbiamo attendere i dati che emergeranno a seguito dell’introduzione dell’obbligo vaccinale nel personale scolastico e della campagna di vaccinazione nella fascia 5-11. In generale escluderei ipotesi che possano comprimere il diritto all’istruzione e creare disparità tra studenti che, lo ricordo, sono destinatari di decisioni non loro ma dei genitori. Continuiamo semmai ad investire sulle misure in atto e sulla comunicazione dell’importanza del vaccino anche tra i più giovani.