Floridia (M5S) attacca Valditara e Meloni: “Scuola indebolita da accorpamenti, tagli di risorse e di organici”

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“Giuseppe Valditara e l’intero governo si sono praticamente arresi sulla scuola pubblica. Hanno trovato risorse e soldi per tutto, per le armi, per il Ponte, per gli stipendi dei ministri e persino per le scuole private, ma non trovano mai soldi per la scuola pubblica”.

Lo ha detto la senatrice M5S Barbara Floridia intervenendo a Sky Agenda.

Per le scuole italiane si è investito meno che per il centro migranti in Albania – osserva l’ex sottosegretaria all’Istruzione – . Ora si sta facendo un passo ulteriore, andando verso una scuola di partito piuttosto che una scuola aperta, laica, di cittadinanza, che possa nutrire il pensiero critico”.

Temo che Valditara non conosca la scuola, perché tutte le cose di cui si sta discutendo già ci sono, ma ci si sta concentrando solo su alcuni temi per ragioni ideologiche”, insiste Floridia.

Giorgia Meloni sono tre anni che si sta lavando le mani dalla scuola. Non ne parla mai, ma nel frattempo continuano a indebolirla con accorpamenti, tagli di risorse e di organici“, conclude la pentastellata.

Dimensionamento scolastico

Nel suo intervento Barbara Floridia tocca il tema degli accorpamenti, dovuti al dimensionamento scolastico. Ricordiamo che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge (n.1 del 16 gennaio 2025) riguardante il dimensionamento scolastico, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Per l’anno scolastico 2025/2026, le scuole delle regioni che avranno adottato la delibera di dimensionamento entro il 30 dicembre 2024 riceveranno ulteriori posizioni di esonero o semi-esonero dall’insegnamento. Si tratta di risorse pari a 3.597.000 euro per il 2025 e 5.395.000 euro per il 2026, che andrà a sostenere il processo di riorganizzazione.

Il provvedimento garantisce inoltre la dotazione organica del personale ATA, escluso il profilo di direttore dei servizi generali e amministrativi, non inferiore a quella dell’anno scolastico 2024/2025.

Inoltre, allo scopo di ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, i dirigenti degli uffici scolastici regionali potranno derogare al numero minimo di alunni per classe, favorendo l’istituzione di classi nelle aree interne, montane, isolane e con maggiore dispersione scolastica.

Il taglio di personale

Il dimensionamento scolastico comporterà una riduzione di 627 unità tra dirigenti scolastici e personale amministrativo nell’arco di tre anni, dal 2023-2024 al 2026-2027.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditaraha dichiarato“Con le misure odierne offriamo alle Regioni che dimensionano condizioni di maggior favore nella realizzazione del servizio. Nessun plesso verrà chiuso, ma vi sarà una scuola meglio organizzata e più vicina agli studenti”.

Come spiegato in un precedente articolo, i numeri relativi a dirigenti scolastici (presidi) e Dsga subiranno progressivamente un calo. Ecco di seguito la previsione:

  • 7.936 unità nel 2023-2024;
  • 7.461 unità nel 2024-2025 (taglio di 475);
  • 7.401 unità nel 2025-2026 (taglio di 60);
  • 7.309 unità nel 2026-2027 (taglio di 92).

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