Finestre e porte chiuse a scuola perchè iniziano i lavori di rimozione amianto. I genitori: “Dovevano farli a fine anno scolastico”

L’intervento di rimozione dell’amianto della scuola sarebbe dovuto arrivare a fine anno scolastico, ad attività didattiche conclude. Ma inaspettatamente i lavori sono iniziati ieri, 17 maggio, costringendo gli insegnanti a tappare le finestre durante la lezione. E i genitori protestano.
Si tratta della vicenda dell’istituto comprensivo Martiri della Libertà di Sesto San Giovanni, nel milanese, che ha visto la protesta dei genitori davanti al Comune. Alla fine sono stati ricevuti dall’assessore ai lavori pubblici Loredana Paterna, spiega Il Corriere della Sera.
La circolare della dirigente scolastica annuncia la chiusura di tutte le porte e finestre della scuola: “tutte le finestre e le porte della palestra e di tutti i locali della scuola affacciati sul cortile interno prospiciente la palestra dovranno rimanere chiuse”. Inoltre, l’uso della palestra grande è interdetto, così come tutte le attività previste nel cortile interno.
Peraltro al momento il plesso Martiri della Libertà ospita altre 10 classi delle elementari e cinque delle medie. Per questo, molti spazi adibiti a laboratori e lo stesso refettorio hanno dovuto essere allestiti ad aule. Gli alunni, quindi, consumano il pranzo in aula. L’inibizione anche della palestra e del cortile limiterà le attività aggregative e motorie ancor di più.
“Siamo a fine scuola e attendere l’8 giugno, per maggior precauzione, poteva essere opportuno – dice la preside Catia Di Gennaro -. Non ci sono aule che danno sul cantiere, le finestre che resteranno chiuse sono in alcuni corridoi e bagni. Sono misure che il nostro responsabile del servizio di prevenzione ha preso a seguito di un suggerimento di Ats. Tuttavia, lasciare a noi comunicazioni di questo tipo ai genitori non è l’ideale. Prima di avviare un cantiere, il Comune avrebbe potuto convocare un tavolo pubblico con i rappresenti dei genitori, per informare le famiglie, fugare tutti i dubbi, anche in un’ottica di trasparenza”.
“Ovviamente siamo molto contenti che finalmente si sia arrivati alla fase attuativa di questo intervento. Ma da parte del Comune c’è stata una totale mancanza di informazione: inviare una mail alla preside per dire che inizia il cantiere non è informare. Andavamo coinvolti come famiglie, su un tema tanto delicato per la salute, quanto è l’amianto“, aggiunge Katia Pellegrini, presidente del consiglio di istituto che, a nome di tutti i genitori ha chiesto un incontro urgente perché siano illustrate tutte le misure di sicurezza che saranno attuate. “In base a quello che emergerà, si valuterà se chiedere di posticipare i lavori all’estate. Sappiamo che ci saranno interventi da fare anche nelle cantine e da mesi segnaliamo che un ascensore è guasto. Auspichiamo che i lavori avvengano nel clima di più totale serenità e collaborazione tra amministrazione, scuola e genitori, ma dobbiamo conoscere i tempi e se qualcosa è cambiato, dato che il cantiere parte in anticipo“.
A rispondere per il Comune è l’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera, assicurando un incontro coi genitori a breve.
“Da genitore capisco la preoccupazione, ma tutti gli interventi sono stati avallati dall’Ats che ha dato il benestare all’avvio del cantiere. Questa che è cominciata è una fase preparatoria, i lavori sulle coperture si terranno più avanti, in estate. La decisione di chiudere le finestre è stata presa dalla scuola, forse per eccesso di zelo, ma non era tra le prescrizioni che Ats ci ha dato.È stata fatta una legittima scelta nel cui merito noi non possiamo entrare. Tuttavia, mi sento di rassicurare le famiglie, non c’è pericolo per i ragazzi, proprio perché le attività di cantiere sono strettamente monitorate“.