Fine delle lezioni, niente regali per gli insegnanti oltre i 150 euro: attenti alle multe, la normativa da rispettare

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Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico, non è raro trovare genitori che organizzano raccolte fondi per acquistare regali da donare agli insegnanti dei propri figli. Questa pratica, seppur dettata da buone intenzioni, solleva alcune questioni legali che meritano attenzione.

Nel corso degli anni, diversi presidi scolastici hanno invitato i genitori a non effettuare collette per l’acquisto di regali agli insegnanti, poiché ciò viola le norme vigenti. Nel 2018, un dirigente scolastico di un istituto pugliese ha pubblicato una circolare vietando l’accettazione di regali da parte dei genitori, in quanto contraria alla legge. Il preside ha spiegato: “In una classe erano stati chiesti 30 euro a famiglia per i doni alle maestre. Mi è sembrato davvero troppo, un’esagerazione. Così mi sono attivato. Ma non ho calato alcun divieto dall’alto, non ho inventato nulla. Anzi. Ho semplicemente ricordato a docenti, operatori e genitori quello che è già previsto dai contratti di lavoro e dai codici di comportamento degli insegnanti e dei dipendenti della pubblica amministrazione, disposizioni che esistono da quasi vent’anni e direttive più recenti.”

Il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, emanato dal Ministero per la Funzione Pubblica nel 2000, disciplina la questione dei regali ai dipendenti pubblici, tra cui gli insegnanti. L’articolo 3 stabilisce che il dipendente non può chiedere né accettare regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore, da soggetti che possano trarre benefici dalle decisioni o attività inerenti all’ufficio. Inoltre, il dipendente non può accettare regali o altre utilità da un subordinato o da suoi parenti entro il quarto grado. Per “modico valore” si intende un valore non superiore a 150 euro.

In caso di violazione delle norme, sono previste sanzioni pecuniarie o la sospensione dal servizio per i dipendenti che richiedono o accettano regali superiori al valore di 150 euro. Se il regalo è ricevuto come corrispettivo per attività dovute, le pene si inaspriscono fino al licenziamento. Inoltre, il Dirigente che omette la vigilanza può incorrere in sanzioni.

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