Filiere, percorsi 4+2: “Stop a promozioni e bocciature, c’è bisogno di personalizzazione. Le imprese? Ci chiedono diplomi triennali e quadriennali” INTERVISTA a Valentina Aprea
Filiere, percorsi 4+2, stop alle bocciature degli studenti e alla meritocrazia, concetto da sostituire con quello di meritorietà. Con queste parole d’ordine Valentina Aprea rilancia, in questa intervista, la sua idea di modernizzazione necessaria dell’istruzione e della formazione professionale per renderle più coerenti con le esigenze del mondo del lavoro e per colmare il divario sempre più inaccettabile tra offerta e domanda di lavoro
Già viceministra dell’istruzione per Forza Italia e oggi responsabile del Dipartimento Istruzione scuola del partito che fu di Silvio Berlusconi, da sempre attenta e in prima linea sul fronte della modernizzazione degli apprendimenti e del sistema della formazione, Aprea punta da tempo e ora più che mai sulle filiere, cioè su percorsi verticali coerenti e a più uscite per titoli, riconosciuti in Europa, sottolineando l’importanza e la pari dignità che va riconosciuta alle competenze acquisite dai giovani che hanno preferito la formazione rispetto all’istruzione e plaude alle novità volute dal ministro del MIM, Giuseppe Valditara circa la dinamica nuova (e più breve) dei percorsi di studio.
“Gli studenti potranno concludere il loro percorso di studi un anno prima, entrando così più rapidamente nel mondo del lavoro o proseguendo gli studi presso gli ITS o all’università”, ci aveva spiegato in un’intervista il ministro Valditara, precisando che la riforma “non si limita a una semplice compressione dei programmi, ma introduce contenuti completamente nuovi, con un focus sulla qualità e non sulla quantità: si prevede un rafforzamento di italiano, matematica e inglese, e i dati dimostrano che sono queste le materie dove le performance degli studenti degli istituti tecnici e professionali sono oggi penalizzate rispetto ai licei”.
Il tutto, partendo da una “solida preparazione tecnologica e sulla specializzazione, con la possibilità di proseguire gli studi negli ITS per un biennio”. Da qui la denominazione 4+2: “Si mira a creare una filiera formativa continua e coerente, con il coinvolgimento di imprenditori e manager che potranno insegnare nelle scuole, portando competenze specifiche e contribuendo a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro”. L’obiettivo del ministro è quello di “far entrare i giovani prima, più facilmente e con una preparazione più adeguata nel mondo del lavoro”.
Le preoccupazioni del ministro sono anche quelle di Valentina Aprea che ogni volta coglie l’occasione per sottolineare l’urgenza del superamento del mismatch tra ciò che chiedono le imprese e ciò che sanno fare i ragazzi all’uscita dal ciclo finale degli studi. Il modello 4+2 sopra descritto consentirà l’accesso diretto degli studenti interessati agli ITS Academy o anche all’università, dopo un esame di Stato che potrebbe alla fine essere sostenuto presso i centri di formazione professionale frequentati purché siano abilitati a questo scopo dall’INVALSI e da normative specifiche.
Una realtà, quella dell’Istruzione e Formazione Professionale regionale (IeFP) che esiste da tempo in Lombardia, regione all’avanguardia su questo fronte ma che Aprea ritiene urgente sia estesa a tutte le regioni italiane, anche se alcune sono già avanti in un percorso ritenuto virtuoso, quali Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. “I gruppi parlamentari delle Commissioni Cultura di Camera e Senato di Forza Italia – aveva già ricordato l’on. Valentina Aprea – hanno condiviso e contribuito con proprie proposte accolte dal governo, che ringraziamo, ad istituire questi nuovi percorsi secondo i più alti standard europei introducendo flessibilità nei moduli formativi e raccordando in modo sistemico l’offerta formativa e il mondo del lavoro. In particolare, Forza Italia ha sostenuto nelle aule parlamentari e scommette ora sui territori i principi della pari dignità di tutti i percorsi della filiera fino a quelli di istruzione e formazione professionale regionale, la quadriennalità dei percorsi superiori sperimentali, le collaborazioni esterne con la possibilità di coinvolgere i docenti provenienti dal mondo dell’imprese, l’accesso diretto degli studenti dei percorsi sperimentali agli ITS Academy, la possibilità degli insegnanti di formarsi direttamente nelle imprese.
Forza Italia plaude alle Regioni come la Lombardia, il Lazio e la Calabria che con propri Assessori hanno già investito nella sperimentazione ministeriale delle filiere tecnologico-professionali assicurando la programmazione dell’offerta formativa in considerazione dei fabbisogni delle competenze degli attori locali del mercato del lavoro. Abbiamo ricevuto infine parere favorevole dal Ministro Valditara su un ordine del giorno che, su indicazione di Forza Italia, prevede la ridenominazione degli istituti tecnici in istituti tecnologici. Ringraziamo il Ministro per questa ulteriore iniziativa per restare al passo coi tempi, competitivi e affrontare le
ambiziose sfide del futuro”. Ora rilancia: “Credo molto – sostiene Aprea – nel modello 4+2 due, come possibile leva che cambia la formazione tecnologia e professionalizzante del nostro Paese”.
Valentina Aprea, siamo alla vigilia di una svolta?
“Intanto sappiamo che la ricostruzione e la modernizzazione dell’Italia passa dal PNRR che si sviluppa su tre assi: digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Per realizzare il piano sono previste sei Missioni, la Missione 4 dell’Istruzione prevede 19,4 miliardi e mira a rafforzare un’economia di competitività, partendo dal riconoscimento delle criticità del nostro sistema di istruzione e formazione. E’ un’occasione unica, ma per affrontare la sfida di educare alla complessità al tempo delle transizioni, abbiamo bisogno di migliorare le competenze.
Lo stesso rapporto Draghi sulla competitività indica la necessità di rafforzare 5 competenze: le digital skills, le green skills, lespecialist skills, le trasversal skills e le managerial skills. Quindi se è vero che noi siamo chiamati a far questo, dobbiamo abbandonare la gerarchizzazione orizzontale e verticale del sistema e una scuola di promossi e di bocciati, perché abbiamo bisogno di valorizzare tutti i talenti, ciascuno secondo le proprie attitudini e capacità e non possiamo più permetterci di lasciare indietro nessuno.
Va abbandonato il merito?
“Va abbondonato il merito per recuperare la meritorietà. La meritocrazia non è inclusiva, classifica le persone, non spinge a cogliere le punte di eccellenza di ciascuno come momento di originalità di ciascuna persona. Questo si ottiene con la meritorietà”
Lei dice: non più promossi e bocciati…
“Tutti devono essere promossi per la frequenza di un percorso scolastico, poiché se continuiamo a selezionare in base a chi va bene e a chi va male avremo sempre bocciati e promossi e avremo sempre un sistema a setaccio, cioè che setaccia o che classifica con percorsi che non comunicano tra loro. Invece abbiamo bisogno di un sistema a lievito ove sia centrale la personalizzazione dei percorsi formativi, tra loro di pari dignità, dove ciascuno mette la propria farina. E allora in questo senso vanno recuperati anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale regionali per realizzare una VET italiana, Vocational Education and Training, nuova frontiera della formazione professionale europea”.
Che cosa chiedono oggi le imprese?
“Dati alla mano le aziende dell’industria e dei servizi richiedono diplomi triennali e quadriennali come artigiani, addetti alle vendite, meccanici, montatori, riparatori, manutentori, fabbri ferrai e la lista sarebbe lunga. In questo senso, il recupero di questi percorsi all’interno di una verticalizzazione della formazione tecnologico professionale disegnata sul 4+2, la sperimentazione recentemente introdotta dal ministro Valditara, è finalmente una buona notizia ma deve assolutamente coincidere con una nuova pagina della formazione professionalizzante del nostro sistema. Non può essere né un’operazione aritmetica ma neppure una scorciatoia.
Ma per la prima volta riusciamo a intravedere anche nel nostro Paese una soluzione di sviluppo verticale della VET, superando la distinzione e la separazione tra istruzione tecnica e istruzione professionale prevedendo l’istituzione di un nuovo assetto ordinamentale quadriennale integrato a più uscite attraverso moduli formativi, graduali e continui che rilasciano titoli professionalizzanti EQF 3 e 4 dell’istruzione secondaria e 5 e 6 del segmento terziario dell’Istruzione Tecnologica Superiore, appena riformata in ITS Academy“.
In questa filiera vanno ricompresi i percorsi di istruzione e formazione professionale che mantengono una curvatura professionalizzante con un maggior numero di ore di alternanza scuola e lavoro, attività di laboratorio e apprendistato, ma con una coerenza con tutti gli altri percorsi della filiera, avendo cura di confrontare il percorso in ingresso e quello in uscita e predisponendo misure personalizzate di messa a livello di tutti gli studenti – anche quelli provenienti dall’istruzione professione regionale – che avranno accesso agli ITS Accademy dopo il quadriennio”.
Questi percorsi rientrano nelle filiere e gli studenti possono accedere agli esami di Stato e agli Its. E’ così?
“Sì, se l’Invalsi convalida i percorsi di formazione. Attualmente i percorsi di formazione si concludono al quarto anno, ma per accedere sia all’università sia agli ITS Academy (sono Istituti di Istruzione Superiore che offrono corsi di durata biennale, ndr) gli studenti devono frequentare un quinto anno o aver frequentato un anno di IFTS (sono corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, di durata variabile dai 6 ai i 12 mesi, ndr).
Si abbandonerebbe dunque la vecchia gerarchizzazione.
“La buona notizia è che si fa una filiera verticale per tutti e si abbandona la classica gerarchizzazione che c’è tuttora e si bada alla sostanza, cioè alle competenze necessarie per studiare nelle filiere e diventare operatori, tecnici e tecnologi. Questa sperimentazione spinge da un lato le Regioni a investire in percorsi professionalizzanti, ma aiuta le aziende che sono parte integrante di queste filiere a risolvere il divario tra domanda e offerta e soprattutto anche da noi in Italia, si supera quel concetto di minorità sociale e culturale della persona che vuole compiersi attraverso il lavoro.
Perché più che mai in questo periodo, con la rivoluzione tecnologica e le transizioni epocali, digitale e ambientale in atto, non sono i lavoratori nella loro oggettività che contano ma le persone che lavorano o non lavorano, come lavorano e perché e a che fine, in un certo modo anziché in un altro. Serve una rivalutazione della cultura del lavoro come pure la pari dignità di tutti i percorsi e l’individuazione di una filiera che ha ben chiari i requisiti in ingresso e in uscita a prescindere dal percorso scolastico di provenienza”.
Che cosa non va ancora bene?
“Il punto di criticità è che il sistema è compiuto solo in Lombardia dove invece siamo pronti. Bisogna lavorare molto nelle altre Regioni. Il mercato del lavoro si aspetta molto da queste filiere”.
I docenti italiani saranno d’accordo? In che modo saranno investiti da questa possibile rivoluzione?
“Occorre rivedere i piani di studio, occorre essere pronti a confrontarsi con i livelli successivi, con il sistema degli ITS Academy e ispirarsi a un modo circolare (aperto al confronto con tutti i percorsi della filiera e con le aziende) e non più autoreferenziale del lavoro didattico e quindi occorre formazione ma anche incentivazione”.
Secondo lei, se non si facesse nulla di quanto descritto che cosa ne deriverebbe?
“Se non si procede, diventerà sempre più evidente il fatto che non riusciremo a superare il mismatch di cui si diceva. Ma io confido già dal prossimo anno scolastico nell’aumento delle filiere e in questo nuovo modo di apprendere e favorire percorsi che vadano di pari passo con i tre assi del PNRR. Confido peraltro, nella nuova Direzione Generale dell’Istruzione Tecnica e Professionale del MIM, affidata al Direttore Maurizio Adamo Chiappa, che ha già aperto una campagna negli Istituti Tecnici di tutte le regioni per diffondere questa sperimentazione”.
—
Intanto, lunedi 28 e martedi 29 ottobre 2024 a Rho Milano Fiera saranno presentati nell’ambito di Fiera Expotraining vari percorsi personalizzanti e la più vasta offerta formativa del livello secondario e terziario dei nostri sistemi formativi attraverso gli stand istituzionali del Mim, del Mur, del Ministero del lavoro, del Ministero della Funzione pubblica: “Daremo ai nostri giovani, ai docenti, ai dirigenti scolastici, agli stakeholders – spiega l’on. Valentina Aprea – la possibilità di visitare la piazza del futuro per comprendere l’importanza di cambiare i sistema educativi e f ormativi accettando le sfide del terzo millennio.
Questo il programma
Data: lunedì 28 ottobre
Orario: 10:15 – 11:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: La Camera per i giovani: risorse e opportunità formative e di lavoro
Abstract: Nel corso del seminario la Camera presenta le iniziative di formazione rivolte agli studenti di tutte le fasce d’età per sollecitare la partecipazione delle giovani generazioni ad una cittadinanza attiva. Saranno poi illustrate brevemente le risorse disponibili attraverso il sito giovani.camera.it (podcast e pubblicazioni) di approfondimento storico-istituzionale. Infine, si farà cenno alle modalità per entrare a far parte dell’Amministrazione parlamentare (concorsi e profili professionali impiegati presso la Camera dei deputati).
Relatori: Valeria Gigliello – Consigliera parlamentare Capo Servizio Ufficio Pubblicazioni e relazioni con il pubblico
Data: lunedì 28 ottobre
Orario: 11:15 – 12:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo Rappresentanza studentesca, orientamento e soft skills
Abstract:
Relatori: Dott.ssa Paola Deiana – Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica, Ufficio II
Prof.ssa Federica Pilotti – Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica, Ufficio II
Rappresentanza Consulte Provinciali Studentesche della Lombardia
Data: lunedì 28 ottobre
Orario: 12:15 – 13:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: I podcast della Camera per le scuole
Abstract: Nel corso del seminario la Camera presenta la nuova sezione del sito giovani.camera.it dedicata ai podcast. Contenuti di carattere storico-istituzionali vengono veicolati con linguaggio divulgativo per diffondere la conoscenza tra i giovani.
Relatori: Valeria Gigliello – Consigliera parlamentare Capo Servizio Ufficio Pubblicazioni e relazioni con il pubblico
Catia Fabi – Documentarista Servizio Ufficio Pubblicazioni e relazioni con il pubblico
Data: lunedì 28 ottobre
Orario: 15:15 – 16:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: Il Senato: storia, funzioni, attività, strumenti di informazione e documentazione, iniziative per il pubblico e per i giovani
Abstract: L’incontro si articola in due momenti: nel primo, si parlerà del Senato della Repubblica, della sua storia e delle sue funzioni. Verrà inoltre posta attenzione alla documentazione prodotta dal Senato nel corso della propria attività istituzionale e ai canali di informazione disponibili a chiunque voglia accedervi per motivi di studio, professionali o anche di semplice interesse per l’attualità politica e parlamentare.
Nella seconda parte, saranno presentati e approfonditi i concorsi promossi dal Senato della Repubblica e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per le scuole di ogni ordine e grado, e saranno illustrati gli strumenti di documentazione presenti sul sito istituzionale del Senato e sul sito SenatoRagazzi cui gli studenti e i docenti possono fare riferimento nelle attività didattiche e di ricerca.
Relatori: Ufficio Comunicazione istituzionale – Senato della Repubblica
——–
Data: martedì 29 ottobre
Orario: 10:15 – 11:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: Il Campus e le sue sfide. La filiera tecnologico-professionale tra azione e formazione
Abstract: La prima parte riguarderà un’analisi delle possibili azioni sperimentali aperte dalla legge 8 agosto 2024 n. 121 sulla filiera tecnologico-professionale secondaria e superiore (Its Academy), legge che contiene anche la proposta del campus aperta a tutte le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione e formazione.
La seconda, consapevole che «la difficoltà non sta nelle idee nuove, ma nell’evadere dalle idee vecchie, le quali, per coloro che sono stati educati come lo è stata la maggioranza di noi, si ramificano in tutti gli angoli della mente» (J. M. Keynes), cercherà di richiamare l’attenzione sulle ragioni e sui principi pedagogici e culturali a cui la legge sembra fare riferimento per immaginare percorsi formativi sperimentali e sui quali diventeranno strategiche le iniziative di formazione promosse dalle istituzioni scolastiche che aderiscono alla sperimentazione insieme alle università e agli esperti del mondo del lavoro dei territori nei quali saranno promossi i campus.
Relatori: Prof. Giuseppe Bertagna – Presidente della Scuola di Alta formazione dell’istruzione Dott. Maurizio Chiappa – Direttore DG Istruzione tecnica-professionale-ITS Academy
Data: martedì 29 ottobre
Orario: 11:15 – 12:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: Il progetto Studente-Atleta di alto livello-misure metodologiche e verifiche personalizzate nel PFP
Abstract: Il Progetto didattico sperimentale Studente– Atleta di alto livello ha come obiettivo il superamento delle criticità che possono riscontrarsi durante il percorso scolastico degli studenti-atleti della scuola secondaria di secondo grado impegnati in attività sportive di rilievo nazionale, permettendo di conciliare il percorso scolastico con quello agonistico attraverso la formulazione di un Percorso Formativo Personalizzato (PFP).
L’obiettivo del seminario è quello di illustrare informazioni generali sul progetto e, nello specifico, analizzare le misure metodologiche e verifiche personalizzate inserite all’interno del PFP ed attivate dalle istituzioni scolastiche.
Tale analisi avverrà attraverso le testimonianze delle figure centrali del progetto: studentesse e studenti atleti, tutor scolastico e tutor sportivo. Sarà distribuito materiale dedicato.
Relatori: Prof.ssa Giuliana Cassani – Coordinatore regionale di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva U.S.R. Lombardia Prof.ssa Costanza Fiorentini – Docente scienze motorie – I.T.I. LSA Cinisello Balsamo Prof. Gianluca Rosso – Docente Scienze motorie – Liceo Classico, Scientifico e Linguistico Statale Giulio Casiraghi Cinisello Balsamo
Data: martedì 29 ottobre
Orario: 12:15 – 13:00 Arena MIM (Padiglione 12 – Stand 38)
Titolo: Il Senato: storia, funzioni, attività, strumenti di informazione e documentazione, iniziative per il pubblico e per i giovani
Abstract: L’incontro si articola in due momenti: nel primo, si parlerà del Senato della Repubblica, della sua storia e delle sue funzioni. Verrà inoltre posta attenzione alla documentazione prodotta dal Senato nel corso della propria attività istituzionale e ai canali di informazione disponibili a chiunque voglia accedervi per motivi di studio, professionali o anche di semplice interesse per l’attualità politica e parlamentare.
Nella seconda parte, saranno presentati e approfonditi i concorsi promossi dal Senato della Repubblica e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per le scuole di ogni ordine e grado, e saranno illustrati gli strumenti di documentazione presenti sul sito istituzionale del Senato e sul sito Senato Ragazzi cui gli studenti e i docenti possono fare riferimento nelle attività didattiche e di ricerca.
Relatori: Ufficio Comunicazione istituzionale – Senato della Repubblica