Filiera Tecnologico-professionale, progettazione degli interventi infrastrutturali connessi all’istituzione dei campus. Il Decreto

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un avviso rivolto alle Regioni, con l’obiettivo di raccogliere proposte per la progettazione degli interventi infrastrutturali connessi all’istituzione dei campus della filiera tecnologico-professionale. L’iniziativa si colloca nel quadro normativo tracciato dalla legge 121/2024 e dai successivi riferimenti attuativi. Le risorse stanziate, suddivise tra il 2024 e il 2025, sono destinate alla redazione dei Progetti di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE).

Modello di campus e requisiti strutturali

Il campus si configura come una rete integrata che coinvolge istituzioni scolastiche, ITS Academy, università o enti AFAM, soggetti privati finanziatori e, facoltativamente, altri attori territoriali. L’infrastruttura minima richiesta deve comprendere spazi per l’offerta formativa di secondo livello, ITS Academy e laboratori condivisi. Ulteriori elementi qualificanti possono includere:

  • alloggi per studenti;
  • mense;
  • spazi per attività culturali, sportive e artistiche;
  • biblioteche e aule studio;
  • ambienti per coworking e autoimprenditorialità;
  • esercizi commerciali;
  • dotazioni tecnologiche.

Ammissibilità e documentazione richiesta

Ogni Regione può presentare una sola candidatura, riferita a un unico campus. La proposta deve essere completa di:

  • documento di indirizzo alla progettazione;
  • disponibilità dell’area per almeno 25 anni;
  • compatibilità urbanistica e assenza di vincoli ostativi;
  • accordo tra i soggetti partecipanti alla rete;
  • stima del cofinanziamento da parte di attori privati;
  • modalità di selezione dei soggetti attuatori;
  • descrizione dell’integrazione formativa prevista.

Tutti i documenti devono essere trasmessi tramite PEC entro il termine indicato nell’avviso.

Valutazione delle candidature

Una commissione composta da rappresentanti del Ministero e delle Regioni valuterà le proposte attribuendo un punteggio fino a 100, secondo criteri quali:

  • inserimento nel contesto urbano e produttivo;
  • qualità dei servizi aggiuntivi previsti;
  • flessibilità degli spazi;
  • sostenibilità ambientale ed economica;
  • sicurezza e accessibilità dell’edificio;
  • riduzione del consumo di suolo.

Il punteggio minimo per essere ammessi al finanziamento è pari a 60.

Risorse disponibili e vincoli economici

Il finanziamento massimo per ciascuna candidatura è fissato a 2 milioni di euro. L’utilizzo delle risorse dovrà rispettare i limiti previsti dal decreto ministeriale del 17 giugno 2016 e potrà riguardare solo i costi relativi al PFTE. Eventuali fondi residui potranno essere impiegati in un secondo momento per avviare la realizzazione delle opere.

Rendicontazione e gestione delle risorse

La gestione finanziaria prevede l’erogazione dell’anticipo (massimo 20%) e il saldo a fronte della rendicontazione delle spese sostenute. Il PFTE approvato dovrà essere trasmesso entro il 31 maggio 2026.

Pubblicazione e supporto amministrativo

L’avviso e le eventuali comunicazioni ufficiali saranno pubblicati sul sito del Ministero. Per chiarimenti, le Regioni potranno inviare richieste agli indirizzi indicati nel documento.

Decreto Dipartimentale n. 1282 del 3 giugno 2025

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