Filiera tecnologico-professionale, il nuovo modello formativo che avvicina scuola e lavoro: “Oltre 6mila studenti iscritti”. INTERVISTA a Elena Gaudio

La filiera formativa tecnologico-professionale sta registrando numeri significativi nel panorama scolastico. Elena Gaudio, rappresentante del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha rivelato ai microfoni di Orizzonte Scuola dati che testimoniano un’adesione considerevole: “Abbiamo oltre 400 scuole che hanno aderito alla filiera con 600 percorsi e oltre 6.000 alunni si sono iscritti”.
La sperimentazione, giunta al secondo anno, proseguirà anche nel prossimo anno scolastico, consolidando un modello formativo flessibile che innova profondamente la didattica e il curriculum. La caratteristica distintiva di questo approccio è la coprogettazione con tutti i riferimenti territoriali, dagli ITS Academy al sistema IFP dell’istruzione e formazione professionale, fino al mondo del lavoro e all’università.
Un dialogo rafforzato con le aziende per rispondere alla crisi demografica
Il modello della filiera ricalca quello degli ITS Academy, con una forte presenza di attività laboratoriale, stage e PCTO, valorizzando la presenza del mondo del lavoro nella fase di formazione degli studenti. Gaudio conferma la tendenza ad ampliare il dialogo con le aziende locali, una necessità determinata anche dalle esigenze occupazionali in un contesto di “inverno demografico”. “Molti settori economici della nostra realtà produttiva nazionale corrono il rischio di non avere più giovani e nuove competenze per portare avanti attività lavorative importanti per lo sviluppo del nostro paese”, spiega la rappresentante ministeriale.
Per affrontare questa sfida, il Ministero ha attivato una serie di tavoli e iniziative nei territori, promuovendo una concertazione con aziende e imprese. Il Ministro Valditara ha accentuato questa visione collaborativa nell’ottica dell’internazionalizzazione, con l’obiettivo di migliorare l’occupabilità dei giovani e sviluppare competenze adeguate.
Percorsi formativi ridotti e prospettive post-diploma
I progetti futuri del Ministero mirano a garantire ai giovani un percorso formativo ridotto di un anno rispetto al tradizionale diploma della scuola secondaria superiore. Il modello prevede diverse opzioni post-diploma: il proseguimento in un corso erogato dagli ITS Academy a seconda dell’area tecnologica di riferimento, l’acquisizione di competenze specialistiche, l’inserimento nei percorsi universitari o l’ingresso diretto nel mondo del lavoro. La flessibilità rappresenta il punto di forza di questa riforma, che si propone di rispondere alle esigenze sia degli studenti sia del sistema produttivo, creando un ponte efficace tra formazione e occupazione in un mercato del lavoro in rapida evoluzione.