Filiera tecnologico-professionale 4+2, circa 400 scuole aderenti: “Modello innovativo per formare tecnici specializzati”. Lettera Palumbo ai genitori

Con l’avvicinarsi della scadenza delle iscrizioni all’anno scolastico 2025/26, fissata alle ore 20 del 10 febbraio, il Capo Dipartimento Carmela Palumbo scrive una lettera ai genitori, dando loro informazioni più dettagliate sul nuovo percorso 4+2 tecnologico-professionale, un modello “estremamente innovativo pensato per formare tecnici specializzati”.
I percorsi della filiera tecnologico-professionale hanno una durata quadriennale, al termine dei quali gli studenti possono scegliere se iscriversi a un ITS Academy, all’università o lavorare.
Si tratta di un percorso che ha debuttato quest’anno e per il prossimo anno scolastico sono state richieste ulteriori attivazioni da parte delle scuole. Ieri il Ministero ha pubblicato il decreto con l’elenco rettificato delle scuole autorizzate dal 2025/26. In totale quasi 400 le scuole che hanno aderito.
Palumbo spiega la filiera
“Si parla di “Filiera formativa tecnologico-professionale”. “Filiera” perché il percorso coinvolge più soggetti: un istituto tecnico o professionale, un istituto tecnologico superiore (ITS Academy), una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese” spiega Palumbo nella lettera. “All’interno di questa” Filiera” è sempre possibile effettuare passaggi, cioè cambiare percorso per modificare la scelta iniziale. Offre prospettive lavorative importanti in settori molto richiesti dalle imprese, dando risposte di qualità alle aspettative dei Vostri figli“.
“Il nuovo modello – aggiunge – prevede un potenziamento delle discipline laboratoriali e professionali così da ridurre il disallineamento con il mondo del lavoro. Non solo, nei primi quattro anni è rafforzato lo studio delle discipline cosiddette “STEM” (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), dell’italiano, delle lingue, anche in chiave professionale, ed è prevista l’adozione di metodologie e strumenti didattici molto innovativi con una forte internazionalizzazione“.