Filiera tecnico-professionale, Chiappa: “Sono percorsi di 6 anni. L’organico viene mantenuto”. Le FaQ
Maurizio Chiappa, Direttore generale per l’Istruzione tecnica e professionale, risponde alle domande più frequenti legate alla riforma per la creazione della filiera tecnico-profesisonale 4 + 2.
I percorsi di filiera tecnologica professionale rappresentano un nuovo modello di formazione che integra scuola e ITS (Istituti Tecnici Superiori). Si tratta di percorsi di sei anni, strutturati in modo da consentire agli studenti di conseguire il diploma di Stato al quarto anno (maturità) e di proseguire la formazione presso l’ITS di riferimento, con cui sono previste attività formative congiunte fin dal primo anno.
Il sistema integrato contribuisce alla costruzione del sistema TVET (Technical and Vocational Education and Training) italiano. Gli ITS, fondazioni di diritto pubblico che fanno capo al Ministero dell’Istruzione e del Merito, rilasciano un titolo di studio accademico non universitario.
Organico potenziato e nuove attività per i docenti
L’organico dei percorsi quinquennali viene mantenuto anche per le nuove filiere quadriennali. Ogni scuola avrà a disposizione lo stesso numero di docenti previsto per i percorsi di cinque anni, compresi gli insegnanti di sostegno. Inoltre, i docenti, oltre alle lezioni tradizionali, potranno dedicare le proprie ore di servizio ad attività di mentoring, tutoraggio e compresenza, al fine di potenziare e qualificare al meglio i percorsi della filiera tecnologico professionale.
Coprogettazione con imprese, ITS e CPA
La progettazione dei percorsi prevede la coprogettazione tra scuole, percorsi IFP (Istruzione e Formazione Professionale), aziende e ITS di filiera, ovvero ITS che operano nell’area professionale di riferimento del percorso di istituto tecnico o professionale 4+2. Anche i CPA (Centri di Istruzione Professionale per Adulti) possono partecipare alla coprogettazione e, tramite un avviso specifico, potranno richiedere di sperimentare percorsi di secondo livello per il conseguimento del titolo di studio. Nella progettazione è prevista anche la possibilità di svolgere attività in FAD (Formazione a Distanza).
Esame di Stato e curriculum riprogettato
Al termine del percorso quadriennale, gli studenti sosterranno lo stesso esame di Stato previsto per i percorsi quinquennali dell’indirizzo corrispondente. Ciò implica la necessità di riprogettare l’attività curricolare, in particolare per le materie oggetto della prima e della seconda prova. Le scuole dovranno progettare un curriculum quadriennale che consenta di raggiungere i risultati di apprendimento previsti dal decreto sui quadri di riferimento del 2018. Per le discipline come italiano e storia, il curriculum dovrà essere strutturato su quattro anni, anziché sul modello biennio-triennio.
Avviso, allegati e modalità di adesione
L’avviso per l’adesione ai percorsi di filiera prevede una serie di allegati, tra cui un formulario da compilare in ogni sua parte. Le scuole dovranno indicare il codice percorso CD, reperibile nell’allegato 3 dell’avviso, e allegare le delibere di collegio docenti e consiglio di istituto, nonché le lettere di adesione di imprese e ITS. Le regioni che hanno aderito alla filiera 4+2 dovranno allegare anche l’adesione del percorso IFP. Il codice percorso verrà inserito automaticamente nel modulo di iscrizione online per le famiglie.
Dopo l’approvazione dei percorsi, le scuole dovranno integrare la documentazione con l’accordo di rete e l’accordo di partenariato. Le scuole che hanno partecipato nel 2024-25 e sono state autorizzate non dovranno presentare nuovamente la domanda per lo stesso percorso. Quelle che hanno avviato i percorsi lo scorso anno riceveranno un accompagnamento nazionale. Infine, è previsto un ulteriore avviso per dotare le scuole 4+2 di nuove attrezzature tecnologiche.