Fiera Didacta, l’opinione dei docenti: “Il digitale non deve mai sostituire l’aspetto emotivo e umano dell’insegnamento” [VIDEO]

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Le nuove tecnologie possono essere un’occasione per la didattica, ma non devono sostituire l’emotività e il contatto con la natura. Dalla Fiera Didacta, la fiera sull’innovazione scolastica tenutasi a Firenze, emergono diverse riflessioni da parte delle docenti intervistate da Orizzonte Scuola.

L’innovazione come strumento

Le nuove tecnologie sono viste come un’opportunità per la didattica, uno strumento utile per insegnanti e studenti. L’intelligenza artificiale, ad esempio, può aiutare a rendere i tempi più efficienti e lasciare più spazio alla progettazione e all’interazione con i ragazzi. Tuttavia, le docenti sottolineano come l’innovazione non debba mai sostituire l’aspetto emotivo e umano dell’insegnamento. Il coinvolgimento emotivo dell’insegnante in classe è fondamentale e non può essere rimpiazzato dalla tecnologia.

Mancanza di attenzione all’ambiente

Un altro punto critico riguarda l’assenza di un focus sull’educazione ambientale all’interno della fiera. Si parla di ecologia, ma rimane un tema circoscritto e separato dall’impianto generale dell’educazione.

Rischi di un’eccessiva digitalizzazione

Le docenti mettono in guardia dai rischi di un’eccessiva enfasi sul digitale. L’uso prolungato di schermi può avere effetti negativi sulle capacità cognitive e mnemoniche dei bambini.

Educazione verso la disumanizzazione?

L’insistenza sul digitale senza un adeguato bilanciamento con il contatto con la natura e l’emotività rischia di creare una generazione di individui disumanizzati, addestrati a inserirsi in un sistema predefinito.

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